Un manuale per conoscere le lenti progressive, due opuscoli informativi, due moduli per inviare il paziente-cliente dallo studio medico al centro ottico e viceversa, una piattaforma, attiva dal 2025, che rappresenta il culmine di questa collaborazione. A presentare gli strumenti a disposizione di classe medica e area tecnica, risultato del confronto e dell’intesa avviata fra le due categorie lo scorso anno, sono stati, nel pomeriggio di domenica scorsa, i vertici di istituzioni e i professionisti che hanno preso parte attivamente al progetto, saliti sul palco del Forum presbiopia nell’intervento “La contaminazione continua. Il percorso ideale del presbite si fa strada” (nella foto).
«Mi ricordo l’anno scorso quando vi rendemmo noto che stavamo lavorando a un progetto in cui pochi credevano - ha esordito Daniele Petrini - Chi avrebbe pensato che a distanza di dodici mesi saremmo stati materialmente in grado di presentare supporti pratici e di educazione interdisciplinare dedicati alle due categorie, grazie ai quali non solo aggiornarsi, ma anche avviare una comunicazione coordinata all’utente finale su come l’industria si sta muovendo per informarlo sulla tecnologia a disposizione in fatto di soluzioni visive: a questi si aggiunge una piattaforma che verrà attivata nel 2025 le cui modalità di funzionamento sono già state stabilite».
Tale sistema, elaborato dall’Osservatorio presbiopia, ha l’obiettivo di mettere in contatto oftalmologi e ottici optometristi come unico punto di riferimento per ottenere indicazioni su attività di aggiornamento relative a nuovi prodotti e tecnologie a disposizione in Italia. Servirà, quindi, per aiutare entrambe le categorie a risolvere le problematiche quotidiane: ogni segnalazione potrà essere oggetto di approfondimento da parte dei consulenti tecnici della piattaforma che risponderanno con suggerimenti e risoluzioni.
«Dall’anno scorso a quest’anno abbiamo tenuto fede a quanto promesso: abbiamo lavorato insieme per produrre un manuale focalizzato sulla compensazione della presbiopia sia con lenti progressive sia con lenti a contatto, che racchiude anche una serie di casistiche quotidiane con approfondimenti ed eventuali risoluzioni - ha spiegato a b2eyes TODAY Danilo Mazzacane, a margine della tavola rotonda - Avevamo anche indicato come importante la comunicazione all’utente finale e a tal fine sono stati realizzati due opuscoli: uno verrà consegnato all’ottico e servirà come informativa, destinata alla persona che si rivolge a lui, sulle principali cause di perdita di visus, in modo che sia anche uno strumento di prevenzione; all’oculista, invece, ne verrà distribuito uno che permetta di spiegare ai pazienti i vantaggi dei moderni ausili visivi, sia come soluzione oftalmica sia a contatto per la presbiopia». Oltre a questi supporti è stata finalizzata la ricetta di accompagnamento. «Una a disposizione dell’oftalmologo, per inviare il proprio paziente al centro ottico, e l’altra, analoga, per l’ottico optometrista», ha precisato l’oculista.
Al centro del progetto rimane la persona presbite. «Grazie a tali strumenti non solo siamo in grado di informare i medici oculisti e gli ottici optometristi, ma, attraverso questa sinergia, anche l’utente finale, focalizzandoci sulle sue esigenze particolari», ha aggiunto Giancarlo Montani, i cui concetti sono stati ribaditi da Ferdinando Sparnelli.
«Dietro a questo lavoro c’è una rete, c’è cogestione - ha sottolineato Roberto Pregliasco - La sfida non è vinta, ora ci vuole concretezza». Concretezza che verrà raggiunta in occasione del prossimo Mido con un evento dedicato all’Osservatorio Presbiopia che, con il supporto di Anfao, presenterà ai professionisti della visione la nuova piattaforma.
Francesca Tirozzi