La citazione latina Divide et impera ha aperto il primo Congresso unitario nazionale di categoria (nella foto). Quattro sigle dell'ottica e dell'optometria, con il supporto di Cert.O. «Dividi in più parti, provoca discordia: la nostra categoria è sempre stata brava a dividersi spontaneamente, senza aver bisogno di un tiranno - ha detto nell'introduzione Andrea Afragoli, presidente di Federottica, cui fa capo anche l’Albo degli Ottici Optometristi - Ma da un'esigenza di unione è prima nato il Tavolo Interassociativo Tiopto, e da una sua costola l'idea del primo Congresso unitario. Non abbiamo ancora smesso di litigare, anche all'interno delle singole associazioni, oggi però siamo qui a dimostrare che si poteva fare, ci si poteva riuscire. E da questo melting pot associativo è nato un programma interessante e stimolante. Abbiamo necessità di unione, di realizzare una politica comune perché altrimenti il rischio è di non andare da nessuna parte».
Anche Giuliano Bruni, presidente di Aioc, ha ribadito l'importanza dell'evento come primo tentativo di unità fra le diverse realtà associative, sottolineando l'obiettivo del Congresso: un programma formativo uguale per tutti e di alto livello, con relatori nazionali e internazionali, con quattro tematiche, l’oftalmica, l'optometria, la contattologia e il visual training. «Il confronto è importante, insieme si cresce», ha sottolineato il professionista toscano.
Sul palco è poi salita Daniela Bonafede, alla guida di Aloeo, che ha evidenziato l'importanza dell'aggiornamento professionale. «Fattore comune di questo Congresso è la formazione: era l'obiettivo condiviso di tutte e quattro le sigle associative - ha detto la presidente dell'Associazione dei laureati in ottica e optometria - Abbiamo scelto un titolo idoneo per l'evento, adatto a questo momento storico della nostra professione: intelligenza artificiale e dispositivi digitali sono dunque gli argomenti di grande attualità trattati, con il supporto di esperti di fama internazionale e, poiché volevamo che questo Congresso fosse di tutti, abbiamo individuato i quattro settori che fanno parte della nostra attività quotidiana».
F.T.