Attualmente Confindustria Moda è guidata dalla vicepresidente Annarita Pilotti, in sostituzione del dimissionario Ercole Botto Poala (nella foto), subentrato circa due anni fa a Cirillo Marcolin, in attesa del rinnovo delle cariche, previsto secondo la scadenza naturale in primavera: all’organismo nato nel 2017, che ha così perso la componente più rappresentativa in termini di aziende iscritte, rimangono aderenti, oltre ad Anfao, Assocalzaturifici, Assopellettieri, Associazione Italiana Pellicceria e Unione Conciaria.
«La collaborazione tra Sistema Moda Italia e Confindustria Moda proseguirà su tavoli e servizi comuni», si legge in una nota di Smi, che continuerà, invece, «in autonomia le attività di rappresentanza istituzionale presso i referenti politici nazionali ed europei e le classiche attività associative di tutela del settore tessile e abbigliamento», spiega il comunicato.
Il suo presidente, Sergio Tamborini, precisa di aver esercitato il diritto di recesso per una scelta legata all’evoluzione degli scenari. «Di fronte a normative europee che impongono al tessile, abbigliamento e moda processi e percorsi che hanno tempi e modi rapidissimi, abbiamo bisogno di procedere in maniera più rispondente alle necessità del momento - dice nella nota Tamborini - Rimaniamo aperti nei confronti di tutti coloro che vogliano partecipare a un progetto di crescita».
(red.)