Nella suggestiva cornice di Palazzo Borghese (nella foto principale) sono stati complessivamente 79 i Maestri Ottici premiati, professionisti della visione italiani con almeno trent’anni di attività, e 20 i negozi storici, quelli con almeno mezzo secolo di vita: tre di loro hanno raggiunto la soglia dei 100 anni e uno, Ottica Vigevano, addirittura quella dei 150 anni. Avviata nell’ultimo quarto dell’800 in Piazza del Duomo da Enrico Vigevano per la fabbricazione di occhiali, con tanto di partecipazione alle Esposizioni Universali dell’epoca, circa un secolo dopo l’attività si sposta nella centrale via Dante, dove inizia ad occuparsi di vendita al dettaglio: nel 2010 si aggiunge il centro ottico di via Vincenzo Monti, che dal 2020 diventa l’unico punto di riferimento per la sua clientela.
«Questi riconoscimenti sono il segno che quello dell'ottico optometrista è un lavoro che, una volta conosciuto e praticato, si insinua dentro le persone fino a modificarne il Dna e trasmette il cambiamento alle generazioni successive», si legge in una nota degli organizzatori di Maestro Ottico: sono stati celebrati anche gli ottant’anni di Mario Casini, storica guida dell’Aio (nella foto sotto), la quale ha assegnato un riconoscimento speciale a Eschenbach Optik «per il contributo dato alla ricerca e la ideazione di soluzioni dedicate alla ipovisione».
Durante la manifestazione si è parlato del domani dei centri ottici, «con un articolato intervento di Roberto Pregliasco, ottico optometrista e coach, che ha illustrato i punti fermi da cui partire per affrontare un futuro in cui tradizione e innovazione, professione e informatica dovranno trovare un nuovo equilibrio a tutto vantaggio dei clienti e della loro fidelizzazione», precisa il comunicato.
La giornata ha poi visto la fase finale e le premiazioni del Graziella Pagni Eyewear Award 2023, rivolto all’occhialeria indipendente: ai quaranta giurati del Design Campus della facoltà di Architettura di Firenze si sono aggiunti cinquantacinque Maestri Ottici presenti a Palazzo Borghese. Il Marzocco d'Argento, leone simbolo del potere popolare della città di Firenze, realizzato da Donatello e oggi conservato nel Museo del Bargello e in copia in piazza della Signoria davanti a Palazzo Vecchio, è andato a Naples Baroque di Original Vintage Sunglasses (Gran premio della Giuria), a Omas Design di Omas (Gran premio dell’Eleganza), a Dansharian di Danshari (categoria Design), ad Acetato di Mad in Italy (categoria Fashion) e a Io Unconventional Riciclò di Liò (categoria Innovation). Mido, che ha supportato l’evento fiorentino, «riserverà nella prossima edizione di febbraio 2024 un’area dedicata ai finalisti del concorso», ricorda la nota.
(red.)