Ebo, i cui soci fondatori sono Anfao, Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil, ha avviato un fondo destinato all’attribuzione di borse di studio per i dipendenti del settore e i loro figli, richiedibili dai lavoratori delle aziende che applicano il Ccnl dell’Occhialeria.
Le richieste potranno essere presentate per i diplomati alla scuola media di secondo grado che abbiano conseguito il titolo dell’esame di Stato a conclusione dell’anno scolastico, i quali dovranno aver raggiunto una votazione uguale o superiore a 90/100. L’importo partirà da 600 euro ciascuno, fino a esaurimento dei fondi stanziati.
«Abbiamo lavorato per portare avanti questa iniziativa di sostegno al welfare per i dipendenti e i figli dei lavoratori più meritevoli del nostro settore e siamo certi che l’attivazione delle borse di studio, insieme al bonus per la natalità, già avviato lo scorso anno, possa costituire un segnale di attenzione importante verso gli addetti del nostro comparto», afferma in una nota la presidente di Ebo, Lorraine Berton.
A questa iniziativa si aggiunge il fondo destinato al supporto di maternità o paternità, già previsto dall’Ente Bilaterale Occhialeria, con l’erogazione di un bonus una tantum del valore di 400 euro a figlio per tutti i lavoratori in forza con contratto a tempo indeterminato o non in prova delle imprese iscritte a Ebo e in regola con la contribuzione, che abbiano un indicatore Isee inferiore o uguale a 30 mila euro. Il bonus è richiedibile dalle lavoratrici e dai dipendenti di aziende che applicano il Ccnl dell’occhialeria.
L’Ente, inoltre, ha già predisposto un contributo per il co-finanziamento di corsi di formazione per i dipendenti del settore.
(red.)