Silhouette, per i 50 anni si fa avanguardia

Lo fa attraverso due modelli cult: Futura, l’occhiale che nel 1974 «rivoluzionò lo stile grazie al suo design avanguardista e che dopo quarant’anni è ancora anticipatore del futuro in una sorta di reminiscenza equilibrata tra moderno e retrò – prosegue la nota – E il rimless Titan Minimal Art-The Icon, espressione di un’eccellenza che si manifesta attraverso un minimalismo in cui l’eccesso è sottrazione».
La campagna italiana Avant-Litestyle di Silhouette sarà protagonista degli eventi durante la settimana del Fuorisalone (nella foto, la locandina). Nelle immagini del fotografo Francesco Pizzo, a raccontare i 50 anni di visionaria innovazione dell’azienda sono gli otto ambassador dello stile della leggerezza, entrati già nel 2013 a far parte del progetto. I quattro ambienti in via Voghera propongono un calendario ricco di appuntamenti. «Litestyle Experience, il cui allestimento è stato concepito come un backstage fotografico a vista, sarà totalmente rivolto al tema della personalizzazione dello stile, elemento chiave della filosofia dell’azienda, dove lo spettatore, grazie anche a specifiche consulenze di stile, avrà modo attraverso una photo session di rivivere direttamente l’esperienza della campagna Avant Litestyle – si legge nel comunicato - In Futura is now la scenografia prende ispirazione dalla campagna del geniale fotografo Mark Mender del 1974 che a sua volta rievocava il satellite russo Sputnik: protagonista è la storia di Futura, che diviene anche un personaggio che si racconta attraverso un fumetto che l’ambassador Giuseppe Fontana, con quattro tavole concepite come quadri viventi. A condurre il fruitore nella scoperta del tempo futuro, una giovane social blogger, la Faces of Litestyle Gaia Gasparetto, una sorta di traghettatore temporale avanguardista».   
«Litestyle Atelier è invece lo spazio dedicato ai cinque diversi artisti che metteranno in scena la propria creatività e la propria arte, interpretando ognuno una differente chiave di lettura di quello che per loro significa lo stile della leggerezza. La sospensione, sarà il tema dominante per la food designer Francesca Alberoni, passando poi all’identità raccontata dall’installazione multimediale di Beatrice Marchi; la visione sarà invece il tema dominante del fotografo Ivan Sarfatti, cui seguirà la sottrazione dell’opera pittorica di Viviana Valla, per concludere con la flessibilità della materia dello scultore Simone Mocenni Beck. Ogni giorno, un ambiente diverso prenderà vita guidando lo spettatore in una narrazione che si costruirà a più livelli, concludendo nella giornata di finissage di domenica a cura dell’ambasciatrice Chiara Canali, giovane critica d’arte indipendente. I tre spazi vengono messi in relazione da un quarto ambiente, il LiteStyle Garden: qui il trombettista Nazzareno Brischetto interpreterà lo stile della leggerezza attraverso sonorità che spazieranno dall’acid jazz alla lounge music nella serata di domenica».
(red.)

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