Una trattativa in fase avanzata e una short list di aziende interessate alla cessione: è quanto emerso dal tavolo tecnico di mercoledì scorso, quando gli esponenti di Safilo e le rappresentanze sindacali si sono ritrovati per un confronto e a porre i presupposti per il futuro dei lavoratori. Assenti sia Elena Donazzan, assessora regionale al Lavoro, che ha voluto fortemente questo appuntamento, e Angelo Trocchia, amministratore delegato del gruppo di eyewear, che saranno invece presenti al prossimo meeting, in agenda il 17 aprile, con il Comitato di Sorveglianza, istituito dal Comune di Longarone, oltre ad altri due incontri, in programma entro la fine del mese.
«In questa occasione Safilo ci ha ribadito di essere impegnata nella vendita dello stabilimento di Longarone (nella foto, tratta da Google Maps) e in corso ci sono diverse trattative - dice a b2eyes TODAY Giampiero Marra, segretario della Filctem Cgil Belluno - Una in particolare è in stato avanzatissimo e assolutamente riservata: contrariamente a quanto è stato riportato da diverse testate locali, Safilo non ha rivelato dettagli, trincerandosi dietro al fatto di essere una società quotata in Borsa».
Per le rappresentanze sindacali non ci sono dubbi sul futuro dei lavoratori. «Oltre a confermare che non siamo d’accordo con la cessione di Longarone per i motivi più volte sottolineati, se l’operazione verrà finalizzata, l’acquirente dovrà non solo rilevare lo stabilimento e tutti i dipendenti, ma dovrà anche presentare un piano industriale per rendere note le proprie intenzioni e garantire la continuità produttiva: questa è la nostra condicio sine qua non», sottolinea il sindacalista. Per quanto concerne gli addetti, precisa inoltre che è stata condotta un’analisi del personale in forza a Longarone per età, genere e professionalità. «Tale statistica ci servirà, nell’eventualità che il compratore si palesi con un piano industriale, per ragionare sui possibili scenari che riguardano i dipendenti, anche considerando l’applicazione di possibili incentivi per coloro ai quali mancano pochi anni alla pensione», aggiunge Marra.
F.T.