«Oltre a essere il primo convegno piemontese di Federottica, organizzato dalle associazioni di Torino e di Cuneo attraverso il loro coordinamento congiunto, si tratta anche della prima iniziativa in presenza sul territorio post Covid, con l’obiettivo di riproporre lo stesso format nei prossimi anni, possibilmente con più appuntamenti, su altri argomenti», dice a b2eyes TODAY Fabio Cazzadore, presidente di Federottica Torino, che insieme a Bruno Maestrelli, numero uno di Federottica Cuneo, coordina la territoriale piemontese.
La spinta a proseguire su questa strada viene dai riscontri sinora ricevuti da parte degli ottici optometristi: le iscrizioni al simposio del 27 marzo sono ormai chiuse, avendo quasi raggiunto la quota di 90 partecipanti, con adesioni anche dalla Liguria e persino dalla Svizzera. «Avremo diversi interventi sulla gestione della progressione miopica, con un taglio interdisciplinare e il coinvolgimento dell’intera filiera della vista e della visione: seguirà una tavola rotonda, moderata da Maestrelli e dal sottoscritto, per raccogliere domande, spunti e riflessioni da parte della platea, coinvolgendo così i delegati presenti nel dibattito», precisa Cazzadore.
«L’evento piemontese è un’ulteriore attestazione dell’importanza e dell’attenzione da parte dei professionisti della visione nei confronti di un argomento di grande attualità e interesse come il controllo dell’evoluzione della miopia - sottolinea al nostro quotidiano Giancarlo Montani, docente universitario, tra i relatori al convegno di Torino - Rappresenta, inoltre, la conferma dell’importanza di portare il confronto su questa tematica anche a livello territoriale, tendenza già in atto in varie zone del nostro paese» (nella foto, da sinistra, Cazzadore e Maestrelli).
A.M.
