Si tratta della seconda tappa dell'iter formativo pensato dai vertici del corso di laurea di Perugia, dopo quello del settembre scorso sulla contattologia pediatrica (nella foto, una fase dei lavori) e all’interno di un ciclo di tre appuntamenti. La miopia oggi non è più considerata una condizione inevitabile e sostanzialmente collegata a fattori genetici, bensì «una situazione nella quale è opportuno mettere in atto e personalizzare per ogni singolo paziente le più idonee strategie di trattamento e controllo della sua progressione - spiega una nota della Facoltà di Fisica dell’ateneo umbro - È evidente che il paziente miope con difetto medio-elevato non sempre riesce a ottenere una visione ottimale e vede spesso compromessa in modo sensibile la propria qualità di vita. Inoltre, la miopia espone maggiormente al rischio di insorgenza di alcune patologie oculari, fra cui il glaucoma, la cataratta e il distacco di retina: rappresenta quindi già oggi un significativo problema di sanità pubblica e la sua incidenza sta aumentando in modo sensibile, fino a poter parlare di una vera e propria epidemia».
Il corso di lunedì prossimo vuole illustrare le più attuali conoscenze, anche sulle possibilità di correzione e sulle tecniche per rallentare l’evoluzione miopica: il focus sarà perciò su epidemiologia, con l’entità del fenomeno e le previsioni future, strategie terapeutiche, revisione della letteratura, lenti per occhiali e a contatto per il controllo della progressione della miopia ed evidenze relative ai principi di funzionamento delle stesse e al loro impiego.
Gli organizzatori prevedono la partecipazione di circa cento persone, in particolare professionisti, tra cui alcuni laureati, ma anche studenti della scuola secondaria superiore. Fra i relatori, introdotti da Danielle Fioretto, figurano Carlo Cagini, Antonio Calossi, Stefano Lorè e Anto Rossetti. Otto invece le aziende sponsor.
(red.)