Per coloro che si stanno avvicinando alle lenti a contatto per la prima volta è fondamentale sentirsi rassicurati di averne individuato una con cui poter iniziare, continuare e, contemporaneamente, ricevere il supporto necessario per impostare da subito una routine ideale nell’utilizzo: aspetti determinanti che giocano un ruolo nell’abbattere il manifestarsi di condizioni che possono portare al drop out. Lo ricordano con una nota in Alcon Italia, sottolineando che le Precision1 (nella foto principale) «aiutano a superare le principali cause di abbandono offrendo una visione precisa, un comfort duraturo, una facile manipolazione e il supporto post-fit, essendo caratterizzate da Smartsurface, uno strato ultrasottile umettato, dalle elevate prestazioni, con un contenuto d’acqua sulla superficie della lente di oltre l’80%: questa tecnologia aiuta a mantenere una bagnabilità duratura, un comfort per tutto il giorno e stabile il film lacrimale, importante per la visione e il comfort stesso».
Grazie a Smartsurface (nella foto sotto), spiega ancora il comunicato di Alcon Italia, Precision1 rappresenta un'ottima scelta per i nuovi portatori e per coloro che, essendo già utilizzatori di lenti giornaliere, potrebbero affrontare alcune delle principali cause di abbandono. Queste daily «sono disponibili in un'ampia gamma di poteri, da -12.00 D a +8.00 D, e offrono anche il blocco UV di Classe I».
Insieme a Precision1, Alcon Italia propone ai portatori la “Contact lenses routine”, sette semplici passaggi (nella foto sotto) che, «affiancati alle regole di applicazione e rimozione delle lenti a contatto, aiuta ad allontanare le barriere che sono alla base dell’abbandono: lava le mani, cambia l’approccio mentale, crea una routine, l’ordine fa la differenza, padroneggia il verso di applicazione, chiudi e apri gli occhi tre volte, ricordati di rimanere rilassato - si legge in una nota dell’azienda di contattologia - Questi pochi passaggi proposti da Precision1, a volte già applicati in altri contesti, sono al servizio di quanti vogliono provare per la prima volta le lac e, insieme alle linee guida su come applicarle e al consiglio dell’ottico, accompagnano il potenziale nuovo portatore in tale esperienza».
«A volte utilizzare delle metafore o cambiare il modo in cui si propone la lente a contatto alle persone che non l'hanno mai provata può effettivamente fare la differenza - spiega nel comunicato Vittorio Giacovelli, titolare di Ottica Barello di Milano - Durante la prova in presenza del contattologo si è guidati passo per passo e in caso di bisogno c’è il professionista pronto a risolvere eventuali difficoltà: tuttavia è proprio a casa che il nuovo portatore deve imparare a rispettare le semplici ma fondamentali regole per ottenere il massimo beneficio nell'uso delle lac, allontanando il rischio di abbandono».
(red.)