Italia Independent ha avviato la procedura di licenziamento collettivo di 29 dipendenti. «Tale decisione si pone nell’ambito delle attività previste dal Piano di risanamento della società il cui avvio è stato annunciato il 15 giugno scorso - si legge in un comunicato dell’azienda - L’intervento segue le numerose operazioni di sostegno finanziario, pari a 25 milioni di euro, già compiute dall’azionista di riferimento nell'arco di cinque anni, cui va aggiunto l’apporto di ulteriori risorse da parte del mercato azionario, incluso il socio Creative Ventures. Malgrado l’impegno profuso dal management e il supporto degli azionisti, Italia Independent non è riuscita a raggiungere i risultati ipotizzati nei business plan anche per via di circostanze esterne che hanno ulteriormente aggravato la situazione: l’emergenza Covid e i conseguenti lockdown in diverse geografie, l’instabilità dei mercati e il contesto macroeconomico avverso che ha provocato un aumento e una difficoltà di reperimento delle materie prime e la relativa crescita dell’inflazione».
La società precisa che ha a lungo ricercato soluzioni che consentissero di mantenere un modello di business indirizzato anche a salvaguardare il proprio personale. «Tuttavia, nonostante i diversi tentativi, Italia Independent ha dovuto, suo malgrado, prendere atto che non vi sono più soluzioni percorribili e idonee a contemperare le esigenze di ristrutturazione e risanamento dell’impresa secondo l’attuale modello di business», sottolinea il comunicato.
«La riduzione dell’organico in funzione delle residuali attività che verranno mantenute e la conseguente riduzione dei costi entro una soglia utile a garantire l’equilibrio economico dell’impresa rientrano tra le condizioni di sostenibilità del Piano di risanamento - conclude la nota - La cessazione dei contratti di lavoro con tutti i dipendenti in esubero avverrà non appena la procedura di consultazione sarà completata, entro il periodo previsto, senza pregiudizio per il periodo di preavviso o per il pagamento dell’indennità sostitutiva spettante a termini del Ccnl applicato. Nel caso di esito positivo della consultazione con i sindacati e nell’ambito di un accordo sulla forza lavoro in esubero, la società è aperta a valutare misure ragionevoli che possano favorire la ricollocazione dei dipendenti eccedentari» (nella foto, il monomarca di Italia Independent, a Milano).
(red.)