Addio a Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica

L’imprenditore, partito da una piccola fabbrica nell’Agordino e creatore di un vero e proprio impero dell’eyewear, è mancato stamattina a Milano all’età di 87 anni

Come riportato da corriere.it in un articolo a firma di Francesca Gambarini, Leonardo Del Vecchio (nella foto), fondatore di Luxottica e presidente di EssilorLuxottica, si è spento oggi all’ospedale San Raffaele. Era “uno degli uomini più ricchi d’Italia, Cavaliere del Lavoro dal 1986, maggior azionista di Mediobanca oltre che di Generali, tre lauree e due master honoris causa, ha costruito un impero a partire dalle montature degli occhiali e da una piccola fabbrica nel Bellunese, diventando un simbolo in tutto il mondo sia del saper fare italiano e di un modello di imprenditoria unico, così come del self made man” si legge sul sito del quotidiano.

Nato nel 1935 a Milano da emigrati di origini pugliesi, viene affidato al collegio dei Martinitt, uscito dal quale, a 14 anni, trova occupazione come garzone presso la Johnson, fabbrica specializzata nella produzione di coppe e medaglie, dove di giorno lavorava mentre la sera frequentava la scuola a Brera. L’ingresso nel mondo degli occhiali ha luogo quando, alcuni anni dopo, decide di trasferirsi in provincia di Belluno, ad Agordo: Del Vecchio ha 26 anni ed è così che inizia l’avventura di Luxottica, prima come terzista e poi, a partire dai primi anni 70, come produttore di occhiali finiti. Da lì in poi la crescita della società è inarrestabile, attraverso un serrato processo di internazionalizzazione e di acquisizioni, per arrivare nel 2017 alla combination con Essilor, matrimonio che dà vita a EssilorLuxottica.

«Al di là di un breve incontro formale a una convention di Santa Lucia di Acofis Milano, ho due ricordi personali di Leonardo Del Vecchio, legati allo stabilimento Luxottica di Agordo - dice a b2eyes TODAY Andrea Afragoli, presidente di Federottica - Il primo risale a una visita aziendale di una ventina di anni fa, quando insieme ad alcuni colleghi lo incontrai casualmente nei corridoi dell’unità produttiva, mentre parlava con maestranze e capireparto. La seconda, invece, a una decina di anni fa, quando alla reception degli uffici c’era un mazzo di fiori per lui da parte di una famiglia di dipendenti. In entrambi i casi mi è sembrato di avere davanti la figura non solo di un uomo del fare, ma soprattutto di un imprenditore buono e paterno, particolarmente amato dai suoi collaboratori e dal suo territorio».

Nella nota ufficiale con cui EssilorLuxottica annuncia la scomparsa di Del Vecchio si legge che il Consiglio della società «si riunirà per determinare i prossimi passi». 

(red.)

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