A cosa servono le ricerche di mercato? A conoscerci meglio. Noi stessi e gli altri. Se un ottico mette a disposizione della propria clientela una applicazione per rilevare il grado di soddisfazione dell’utente che ha acquistato un occhiale progressivo dopo trenta giorni dalla consegna è già a buon punto. Chi la contatta telefonicamente per avere un riscontro non possiamo dire che non ci metta la faccia. Chi manda un sms o un messaggio WhatsApp è meno incisivo. Non consideriamo neppure chi non fa nulla e lascia tutto al destino.
Cosa fa una persona prima, durante e dopo l’acquisto di un occhiale progressivo dovrebbe essere monitorato costantemente da un’impresa ottica. Riuscire a decifrare il grado di soddisfazione di un cliente è l’essenza del successo di qualsiasi attività, in particolare per due motivi: permette di conoscere la percezione della propria azienda dall’esterno e di intervenire immediatamente per una eventuale azione correttiva volta al miglioramento.
Ecco a cosa servono le ricerche. Le può realizzare il piccolo imprenditore, le può e le deve pianificare la grande realtà. È quello che ha fatto in questi ultimi tre anni il Progressive Business Forum, grazie all’impegno dei suoi organizzatori. È raro commissionare una ricerca e rendere pubblica ogni sua parte. Lo fanno in pochi.
E per non smentire tali premesse, quest’anno al Forum verranno presentate ben tre indagini di mercato. La prima ha come protagonista un cliente misterioso, un neo-presbite con le idee poco chiare che entra in 150 centri ottici in Italia. La seconda è realizzata da Ipsos per il nuovo Centro Studi Sioo e riguarda la customer satisfaction del cliente presbite.
Infine, Italia vs Spagna. La ricerca, effettuata dalla società specializzata Toluna, ha come obiettivo indagare sugli elementi di differenza nell’acquisto di un occhiale progressivo attraverso interviste al consumatore focalizzate sulle modalità di vendita proposte dall’ottico e sulla soddisfazione finale in merito all’uso dell’occhiale. Il divario che esiste tra i due paesi per numero di lenti progressive vendute (siamo al 22% contro ii 26% della Spagna) deve pur avere più di una spiegazione. A cosa ci serve conoscerle? Per migliorarci. Per chi accetta la sfida, per chi vuole andare oltre sé stesso, perché l’Italia fra tre anni raggiunga e superi la Spagna.
Nicola Di Lernia