Zaccagnini, il Congresso si terrà il 13 e il 14 novembre

Nuove date per l’evento 2022 dell’Istituto, che era in programma a Bologna il 12 giugno, giorno in cui è stato indetto l’election day su scala nazionale

Confermato invece il contenuto principale della ventitreesima edizione del Congresso e della sua tradizionale tavola rotonda: il decreto 92/2018, che aggiorna il profilo dell’ottico, diventerà esecutivo a partire dal prossimo anno scolastico, comprendendo anche i cicli del biennio e del quinquennio già iniziati, e conferirà, con modalità diverse, l’abilitazione all’esercizio della professione. L’argomento è stato al centro anche di un incontro organizzato dalla scuola all’ultimo Mido, presso l’Otticlub, al quale sono intervenuti il presidente di Federottica, Andrea Afragoli, e i docenti Mauro Frisani e Anto Rossetti.

«Già il titolo del meeting che abbiamo proposto a Mido 2022, “Rischi e opportunità dell’entrata in vigore del decreto 24 maggio 2018 n. 92”, evidenzia l’importanza e la delicatezza di questo passaggio legislativo - dice a b2eyes TODAY Giorgio Righetti, direttore dell’Istituto Zaccagnini - L’attuazione del decreto coincide, infatti, con una fase in cui i professionisti della visione devono porre attenzione a una serie di fattori: il calo della popolazione, la riduzione del potere d’acquisto dei clienti, la concorrenza dell’online sulle lenti a contatto e non solo, la chirurgia sempre più indirizzata all’aspetto refrattivo, anche nella cataratta. Ne consegue che chi si limiterà a fare l’ottico del prodotto avrà davanti a sé un mercato che si contrae: tuttavia tale decreto consente di recuperare spazi per la propria attività, offrendo più servizi al consumatore e favorendo l’offerta esperienziale in negozio».

Da qui la scelta di dedicare il prossimo Congresso Zaccagnini al tema. «Le prospettive professionali appena citate non sono una novità assoluta, ma ora hanno un’evidenza normativa - afferma ancora Righetti - Tant’è che il sottotitolo del nostro prossimo evento interdisciplinare potrebbe essere: un’opportunità incompiuta per la distribuzione, gli ottici e gli optometristi, perché la nuova normativa chiarisce bene cosa faranno i primi, ma lascia aperte delle riflessioni sui secondi, che chiaramente dovranno trovare una collocazione tra questo “nuovo” ottico e l’oculista» (nella foto, i relatori della tavola rotonda all'ultimo Congresso Zaccagnini, nel 2019).

A.M.

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