«Dobbiamo costruire un ponte tra le varie professioni del nostro ambito, tra le quali non devono esserci rivalità, ma sinergia: e la sinergia fa il bene del paziente», ha aggiunto Paolo Vinciguerra (nella foto sotto). Sulla stessa linea d’onda Danilo Mazzacane, segretario del Gruppo Oculisti Ambulatoriali Liberi, che ha insistito sulle necessità di incrementare l’educazione visiva e la prevenzione, agganciandosi all’intervento del consigliere di Regione Lombardia Marco Bestetti, il quale in apertura di lavori aveva ricordato l’importanza del nuovo Piano socio sanitario regionale proprio in fatto di prevenzione, anche per quanto riguarda il sistema oculare. «Va presa in considerazione non solo la capacità visiva, ma anche la funzione visiva, per fare in modo che una persona con difficoltà legate alla vista e alla visione non diventi anche un problema per la società», ha affermato Mazzacane.
Per raggiungere questi obiettivi tutti i protagonisti della giornata milanese sono parsi concordi sulla necessità di una sempre maggiore collaborazione tra medico oculista, ortottista e ottico optometrista: lo hanno riconosciuto i rappresentanti istituzionali dell’industria, come Massimo Barberis per l’oftalmica e Nicoletta Losi per la contattologia, del retail, come Andrea Afragoli, e dell’ambito optometrico, come Gabriele Civiero, ai quali si sono aggiunti con interventi e testimonianze altre figure di riferimento della filiera, quali Claudia Colandrea, Mauro Frisani e Anto Rossetti, oltre all’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, Simona Tironi, che ha chiuso i lavori.
«Dopo quelli burrascosi degli anni passati stiamo ricucendo i rapporti con l’area ottica, sempre nel rispetto degli specifici ruoli - ha sottolineato in un collegamento in diretta Teresio Avitabile, presidente di Siso - Ora ci parliamo in un clima di grande serenità e personalmente torno arricchito da ogni evento del vostro settore cui partecipo: è successo nelle scorse settimane con il Convegno Assottica di Roma e con il Forum Presbiopia di Napoli. Dobbiamo continuare a lavorare insieme per acculturarci sulle nuove tecnologie a disposizione, ad esempio nelle lenti progressive: il tutto a vantaggio del paziente, che è anche cliente e utente finale». Il concetto del ponte tra professioni annunciato in apertura di evento da Vinciguerra è stato ripreso da Paolo Nucci, docente di Oftalmologia all’Università degli Studi di Milano. «Per la costruzione di tale ponte dobbiamo ringraziare l’impegno che ci stanno mettendo Avitabile e Ferdinando Fabiano: oggi c’è maggiore consapevolezza e riconoscimento delle specifiche competenze, bisogna però evitare sovrapposizioni, all’insegna dell’unicuique suum, e un lessico improprio, come ad esempio il concetto di benessere visivo che non è un termine adatto», ha detto Nucci.
L’evento, svoltosi al Teatro Ariberto di Milano, adiacente alla sede milanese dell’Istituto Zaccagnini, con una platea gremita da addetti ai lavori della filiera, giornalisti, studenti ed ex studenti della scuola, ha anche anticipato in alcuni interventi quello che sarà il tema al centro del ventiseiesimo Congresso Zaccagnini, in programma a Bologna il 9 e 10 marzo 2025: la gestione degli errori refrattivi, la loro correzione e l’approccio interdisciplinare, che come ha precisato Giorgio Righetti, presidente della struttura formativa, «vanno considerati all’interno di un processo di filiera, sia gli errori refrattivi che sorgono spontanei sia quelli indotti dalla terapia medica» (nella foto principale, la tavola rotonda conclusiva, con l'intervento dell'assessore regionale Tironi, a sinistra).
Angelo Magri