Ieri si è tenuto un vertice tra proprietà e sindacati per discutere dei 700 esuberi annunciati a dicembre dall’azienda di occhiali: l’incontro precede un altro importante appuntamento in calendario a metà gennaio, presso il Mise
Il 2020 dell’occhialeria italiana si apre inevitabilmente con la vertenza Safilo, che ha suscitato attenzione e preoccupazione anche a livello nazionale. Dopo lo sciopero di tutti gli stabilimenti del gruppo il 13 dicembre, all’indomani dell’annuncio del nuovo piano industriale, al rientro dalla pausa natalizia le parti entrano nel vivo del confronto con l’obiettivo di trovare punti di accordo.
Management aziendale e Rsu si sono, infatti, incontrati ieri a Padova per trattare dei 700 licenziamenti previsti su 2.600 dipendenti, di cui 400 nello stabilimento di Longarone, 50 nella sede di Padova e 250 nel sito produttivo di Martignacco, in provincia di Udine, che verrebbe così chiuso.
Il vertice precede un'altra tappa significativa della vertenza: il 16 gennaio, a Roma, è in programma l’apertura di un tavolo negoziale presso la sede del ministero dello Sviluppo economico.
(red.)