Stefano Gandolfi, addio a un luminare dell’oftalmologia

Il 2 settembre si è spento a 64 anni il professore ordinario di Malattie dell’apparato visivo e direttore della Scuola di specializzazione in Oftalmologia del Dipartimento di Medicina e Chirurgia di Parma: dedicatosi alla ricerca soprattutto nell’ambito del glaucoma, ha tenuto stretti rapporti di collaborazione con il mondo ottico optometrico sul proprio territorio

«Siamo profondamente addolorati. Scompare una figura di altissimo livello in ambito accademico, scientifico e assistenziale - afferma il Rettore Paolo Martelli, sul sito dell’Università parmense - Il professor Gandolfi ha saputo portare un contributo determinante alle ricerche in oftalmologia: in primis com’è noto sul glaucoma, sul quale gli sono tra l'altro stati assegnati numerosi riconoscimenti internazionali. Ricordo ad esempio il premio della European Glaucoma Society, vinto ben due volte, e la Lowe Medal dell'Australian and New Zealand Glaucoma Group. Accanto a questo desidero ricordare la sua intensa attività didattica, svolta con passione e con profonda attenzione a studentesse e studenti, al valore della loro formazione, e anche l’attività “divulgativa”: ad esempio la sua estrema disponibilità con giornali e televisioni ogni volta che veniva chiamato. È davvero una grande perdita, l’ateneo si stringe alla famiglia in un profondo abbraccio».

Stefano Gandolfi (nella foto principale) ha lavorato per oltre un decennio a stretto contatto con gli ottici optometristi della sua provincia. «Posso solo essergli riconoscente: è grazie a lui che siamo riusciti a organizzare una decina di convegni interdisciplinari, sospesi soltanto durante la pandemia, l’ultimo dei quali nel giugno 2023, diventati sul territorio un punto di riferimento per l’aggiornamento e una concreta occasione di dialogo e confronto tra le due categorie - dice a b2eyes TODAY Gianni Allodi, presidente di Federottica Parma - Oltre alle sue grandi doti professionali, grazie alle quali ha dato tanto all’oftalmologia, Gandolfi era una persona buona, generosa, umanamente aperta verso il prossimo: il rapporto con noi ottici optometristi era improntato al massimo rispetto delle specifiche competenze, ma si è sempre detto convinto che classe medica e area tecnica hanno bisogno l’una dell’altra».

Allodi ricorda che stavano lavorando all’aula tipo per le scuole medie di Sorbolo, in provincia di Parma, di imminente costruzione. «A breve avremmo dovuto presentare insieme questo innovativo progetto - racconta il professionista parmense - Gandolfi era inoltre una presenza fissa alle nostre feste di Santa Lucia. E se c’era la possibilità di aiutare le persone, non si tirava mai indietro: basti ricordare il suo sostegno al progetto realizzato con la Caritas locale per fornire gratuitamente visite oculistiche e soluzioni visive ai bambini indigenti» (nella foto sopra, da sinistra: Gandolfi riceve un riconoscimento da Allodi, in occasione di uno dei convegni interdisciplinari organizzati a Parma).

A.M.

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