Sembrava che la logomania fosse finita. Invece esiste ancora, ma in una formula diversa. Ed è una delle tendenze di alcune collezioni dei brand di Safilo, che saranno nei negozi a settembre. Il logo, che può essere le iniziali o il nome per esteso, non ha più le stesse collocazioni o è enfatizzato. Marc Jacobs ingrandisce a dismisura sulle aste il nome intero rendendolo un motivo grafico (nella foto principale, in alto). Da Etro il logo è grande, ma traforato, tanto da non essere individuato immediatamente (nella foto sotto, a sinistra). Ingigantita ma ridotta a un elemento geometrico la D nell’eyewear di Dsquared2. È gommata e diventa quasi un disegno la scritta Moschino sui modelli maschili (nella foto principale, in basso).
Continuano comunque le caratterizzazioni particolari che in molti brand hanno sostituito il logo. Da Carrera le aste richiamano i volanti delle auto, sono invece traforate le aste dei modelli femminili (nella foto sopra, a destra). La forma a maschera è sempre più ricorrente. Si è vista da Missoni, che completa alcuni occhiali con la catenella. Ma anche da DB Eyewear, il brand di David Beckham. Da appassionato motociclista, l’ex calciatore ha creato una maschera con aste piccole e metalliche che possono essere infilate agevolmente sotto il casco. In acetato tartarugato o nei colori soft del deserto. Colori invece molto forti per le “sculpture” di Hugo, più classici i modelli della collezione Boss. Ma tutti dalle linee fortemente geometriche, un’altra delle tendenze del momento. Quasi inesistente il tondo, prevalente l’esagonale o il quadrato. Attenzione alla sostenibilità da Tommy Hilfiger che usa l’acetate renew, sostenibile al 100%, perché realizzato al 40% di contenuto riciclato e al 60% di contenuto biologico .
