Progressione miopica, le linee guida del World Council of Optometry

Sono state illustrate all’ultimo Mido in una tavola rotonda organizzata da Aloeo: prevedono tre distinti momenti dell’attività optometrica, la mitigazione, la misurazione e la gestione

Il 5 febbraio scorso, presso lo spazio Otticlub all’interno del salone milanese, l’Associazione dei laureati in ottica e optometria ha organizzato una tavola rotonda (nelle foto) per illustrare le linee guida per la gestione della progressione miopica redatte dal World Council of Optometry e tradotte nei mesi scorsi dalla stessa Aloeo: un evento di risonanza internazionale, grazie alla presenza di Cindy Tromans, direttrice del Wco e past president dell’European Council of Optometry and Optics, che però rappresenta solo la prima di una serie di iniziative nell’agenda organizzativa dell’associazione sul territorio nazionale.

«La gestione della progressione miopica è stato un argomento molto dibattuto nell’ultimo anno, grazie anche all’arrivo sul mercato dell’ottica di prodotti specifici: tuttavia, come le evidenze scientifiche sull’argomento hanno dimostrato, risulta importante che i professionisti della visione intenzionati ad affrontare questa pratica siano sufficientemente formati e seguano linee guida precise - spiega una nota di Aloeo - Oltre a Tromans, hanno partecipato Nicola Rizzieri, che si è occupato della traduzione del lavoro in lingua italiana, e Luca Benzoni, nuovo segretario del nostro organismo».

Le linee guida elaborate dal Wco prevedono tre distinti momenti: mitigazione, misurazione e gestione. «La mitigazione è il processo mediante il quale si cerca di ridurre l’impatto negativo di un fenomeno avverso, in questo caso la miopia: in sostanza, è l’insieme delle strategie messe in atto per ridurla o prevenirla - precisa il comunicato - Si considerano quindi sia lo stile di vita sia i fattori di rischio, indicati dalle evidenze scientifiche, che favoriscono l’insorgenza della miopia. Per un professionista risulta importante, infatti, differenziare l’insorgenza della miopia, ovvero il momento in cui un bambino diventa miope, dalla progressione miopica, ossia la velocità con cui questo deficit visivo progredisce in un soggetto già miope».

Il secondo momento riguarda la misurazione, «che si occupa della rilevazione della presenza di miopia e della sua variazione attraverso la refrazione e la misura della lunghezza assiale in collaborazione con la figura del medico oculista - prosegue la nota - Il terzo momento, infine, quello della gestione, prevede la scelta del trattamento più adeguato: lenti oftalmiche o lenti a contatto morbide per il controllo della progressione miopica, ortocheratologia oppure la terapia farmacologica, quest’ultima di esclusiva pertinenza dell’oftalmologo. Le tecniche di gestione possono essere utilizzate anche in associazione tra loro e prevedono la stretta collaborazione tra le figure dell’ottico optometrista e dell’oculista».

Le linee guida in lingua italiana sono disponibili per la consultazione sul sito di Aloeo, che ha in programma di organizzare un corso in presenza per approfondire le conoscenze nel controllo della progressione miopica.

(red.)

Formazione