Se il monomarca della Capitale è un omaggio all’estetica Midcentury italiana, quello del capoluogo lombardo, cento metri quadrati in pieno centro, celebra gli ambienti borghesi della città negli anni 50 e 60: si tratta del quarantesimo store dell’housebrand di Luxottica in tutto il mondo
Ha aperto a Milano in corso Venezia il secondo negozio Oliver Peoples (nella foto) in Italia, dopo quello di Roma. L’idea è stata quella di farne un omaggio alla città, per questo l'arredamento studiato da Giampiero Tagliaferri, direttore artistico del brand, si ispira a un appartamento alto borghese milanese degli anni 50 e 60, puntando su quel lusso understatement tipico dell’ambiente e del periodo. Accanto a pezzi iconici di design ce ne sono altri realizzati da artigiani su modello di quelli di un tempo. Dal lungo tavolo e la credenza di un’ipotetica sala da pranzo ai divani, alle poltrone, al tavolo basso del living dove sono impilati libri illustrati da sfogliare, ma anche romanzi di autori americani, da allora agli anni 80, da Jack Kerouac a Bret Easton Ellis, alcuni aperti, come lasciati da un padrone di casa-lettore. Sono invece originali il giradischi e l’impianto stereo progettato dai Castiglioni per Brionvega e le lampade.
Ovviamente sulle scaffalature, invece dei normali accessori di un’abitazione, ecco l’eyewear di Oliver Peoples, tra cui una limited edition, con 25 pezzi per celebrare l’inaugurazione del negozio, di una riedizione dell’O’Malley Sun. Nato nel 1987 e considerato il più rappresentativo del brand, questo occhiale ha una colorazione bordeaux bark e lenti washed teal polarizzate, e stampato sull’asta il numero, da 0 a 25.
Luisa Espanet