Nell’ottica il passato non è più quello di una volta

“Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta”. Parafrasando il poeta francese Paul Valéry, il 2023 del nostro settore ha messo in luce alcuni cambiamenti, in atto o prossimi ad arrivare

Al Forum presbiopia di novembre i presidenti di Federottica e di Anfao Gruppo Lenti hanno spiegato cosa significa point of care riferito al centro ottico, alla luce del nuovo Regolamento europeo sui dispositivi medici, con il passaggio da fabbricante ad adattatore e le possibili conseguenze. Chiusa una porta, si può aprire un portone: il concetto di point of care suona bene insieme a quello del take care, su cui si baserà il futuro del professionista della visione dei prossimi vent’anni nei confronti del cliente finale e delle relazioni con la classe medica.

Sempre al Forum, quest’ultima non è mai stata così vicina ai temi dell’ottica, in particolare a quello della presbiopia. Gestire la persona insieme è la nuova frontiera su cui si misureranno i tavoli avviati a Napoli e che vedranno un ulteriore e importante confronto a Mido 2024. È cambiato il vento? I protagonisti sono sempre gli stessi, ma anche in questo caso il passato non è più quello di una volta. Il mondo ottico optometrico vive una sorta di crisi di identità, con la sua figura professionale poco ambita dai giovani. A sua volta quello oculistico pubblico pare in procinto di traslocare nel privato, come fece anni fa l’odontoiatria, confrontandosi necessariamente con nuovi paradigmi, uno tra tutti la relazione con l’area tecnica.

Mentre l’argomento principe dei media è l’intelligenza artificiale e il suo impatto sociale ed economico, il 2023 ha consacrato il ritorno alla presenza negli eventi e nei convegni. Nulla di sorprendente, il nostro comparto ama ancora il contatto fisico e i grandi viaggi aziendali che oggi fanno team building. Ma, anche qui, il passato non è più quello di una volta. I prezzi sono raddoppiati, gli spostamenti resi difficili dagli strascichi della pandemia: essere in presenza nel 2024 ci costerà sempre di più, sotto molti punti di vista.

L’industria dell’eyewear, con i suoi mercati esteri a trainarla, rimane il grande mondo incantato dei film di animazione americani, dove possiamo riconoscere ancora oggi i personaggi del passato della Disney o della Marvel: un aspetto che rassicura e che infonde fiducia a tutti noi. Ma il passato, anche quello del 2023, a lungo andare non sarà più quello di una volta. E se continuiamo a guardarlo con gli stessi occhi, non ci aiuterà a “spacchettare” il futuro sotto l’albero di Natale.

Nicola Di Lernia

 

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