Nato-Enea: un progetto per proteggere da attentati, anche con gli occhiali

È stato sperimentato nei giorni scorsi in collaborazione con Polizia di Stato e Atac nella metro A di Roma: ha l’obiettivo di impedire attacchi con armi o esplosivi in metropolitane, stazioni ferroviarie, aeroporti, ma anche in spazi o luoghi di ritrovo affollati, grazie a innovative tecnologie di sorveglianza, tra cui uno speciale ausilio visivo

Il progetto Dexter, acronimo di Detection of EXplosives and firearms to counter TERrorism, è stato finanziato dalla Nato e coordinato a livello tecnico-scientifico dall’Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile. «Questa sorta di “Guardian Angel” hi-tech nasce da una collaborazione triennale fra un centinaio di scienziati ed esperti di 11 organismi di ricerca di quattro paesi membri Nato, tra cui l’Italia, e quattro nazioni partner», spiega una nota dell’Enea. Il sistema è stato presentato il 23 maggio presso la stazione Anagnina della metro A di Roma, nel corso di un evento al quale hanno partecipato giornalisti ed esponenti delle istituzioni coinvolte.

A livello operativo Dexter consente di individuare da remoto, «in modo discreto e in tempo reale eventuali portatori di armi o di esplosivi, senza controlli invasivi o posti di blocco, grazie a un sistema che integra, in un’unica infrastruttura, tecnologie radar e di spettroscopia ottica con una rete di sensori gestiti in modalità centralizzata, algoritmi di machine learning e sistemi di intelligenza artificiale che consentono agli operatori della sicurezza un intervento immediato riducendo il rischio di perdite umane, danni alle infrastrutture e disagi», aggiunge il comunicato.

Nel dettaglio, il prototipo di Dexter si basa su un dispositivo radar in grado di acquisire e generare in tempo reale immagini 2d e 3d per rilevare esplosivi e armi da fuoco senza posti di blocco, utilizzando algoritmi di apprendimento automatico per elaborare le immagini e identificare e caratterizzare automaticamente potenziali minacce. Inoltre, si fonda su tecniche di spettroscopia per il rilevamento di tracce di esplosivi e dei suoi precursori sulle superfici come mani, corpo, bagagli, ecc, e su un sistema di gestione centralizzato dei diversi sensori che regolano il flusso dei dati generati e inviano tramite sistemi di intelligenza artificiale un alert agli operatori di sicurezza nel caso di minaccia identificata. Come si vede nel filmato del test effettuato a Roma, andato in onda su Tg3 Pixel, il sistema di intelligenza artificiale che individua un possibile rischio, ad esempio un soggetto che nasconda un’arma sotto la giacca, invia un segnale a degli speciali occhiali (nella foto, un frame tratto da raiplay.it) indossati dagli agenti di polizia, che in questo modo possono individuare immediatamente il sospetto ed eseguire i controlli opportuni. Dexter ha dimostrato una affidabilità molto alta, riuscendo a rilevare il potenziale pericolo e generare un allarme nel 98% dei casi.

(red.)

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