Miopia, le correzioni ottiche cresceranno del 14% all’anno fino al 2030

È la stima dichiarata da Ugo Procoli, oculista presso il reparto di Oftalmologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Consorziale Policlinico di Bari, all’evento organizzato il 12 ottobre a Monopoli dalla testata specializzata EyeSee e patrocinato da Dai Optical, che ha coinvolto più di cinquanta professionisti della classe medica

La miopia è oggi il vizio refrattivo più diffuso, con un’incidenza pari al 23% della popolazione globale. «Ed è anche il quarto argomento più trattato negli ultimi anni in ambito oftalmologico, dopo cataratta, glaucoma e maculopatia - ha spiegato Ugo Procoli (nella foto principale) alla platea di specialisti - La miopia, inoltre, aumenta le probabilità di disabilità visiva, ecco perché bisogna intervenire per rallentarne l’evoluzione, senza dimenticare il suo costo sociale». Il professionista pugliese ha ricordato che fattori ambientali e genetici sono combinati nella patogenesi di tale problematica visiva.

Come prevenire quindi la progressione miopica? «Sono tre le strade: la terapia farmacologica, la correzione ottica e i già citati fattori ambientali - ha detto ancora Procoli - Per questi ultimi, occorre che bambini e ragazzi trascorrano più tempo all’aria aperta e meno davanti ai device digitali. Per la prima, invece, entra in gioco l’atropina, la cui efficacia è stata confermata da vari studi. Per quanto riguarda, infine, la correzione ottica sono due le opportunità, l’ortocheratologia, che personalmente non amo per le potenziali problematiche settiche procurate dalle lac, benché non siano percentualmente elevate, e le lenti con defocus, sia a tempiale sia a contatto: per questa tipologia di correzione ottica finalizzata al controllo dell’evoluzione miopica il tasso stimato di crescita è del 13,7% all’anno su scala mondiale da qui al 2030».

Procoli ha concluso il proprio intervento evidenziando che il contrasto alla progressione della miopia è oggi possibile attraverso l’impiego di mezzi terapeutici diversi, che andranno personalizzati su ogni singolo piccolo paziente. «La collaborazione e l’istruzione dei genitori è fondamentale per l’ottenimento dei risultati - ha affermato l’oculista pugliese - Altrettanto essenziale è la collaborazione tra oftalmologo e ottico optometrista per il raggiungimento degli stessi. Lo Stato deve impiegare risorse al fine di difendere la salute del cittadino: si tratta di un investimento produttivo nel tempo».

All’evento di Monopoli con la classe medica, in cui si è discusso anche di gestione della presbiopia, con gli interventi di Giancarlo Montani per l’area ottico optometrica e di Danilo Mazzacane per quella oculistica, Gaetano Volpe, R&D manager dell’azienda pugliese, ha ricordato la specificità della proposta di Dai Optical per il controllo dell’evoluzione della miopia. «Rispetto ad altre lenti sul mercato Myoga permette di essere back side, grazie alla tecnologia free form - ha spiegato Volpe - Questa tipologia di costruzione consente perciò di inserire prismi, ad esempio, o altri elementi che garantiscono un valore aggiunto alla soluzione oftalmica per la gestione della progressione miopica. Inoltre, grazie alla collaborazione con l'istituto indiano di ricerca LV Prasad Eye Institute, sotto la guida del responsabile del suo laboratorio per la miopia, Pavan Kumar Verkicharla, è stato possibile misurare con precisione l'effetto del design Myoga sulla coroide, un tessuto di ormai centrale interesse in questo filone di indagine scientifica» (nella foto sopra, i relatori dell’evento: da sinistra, Montani, Procoli, Volpe e Mazzacane).

Angelo Magri

Lenti oftalmiche