Milioni di dati, milioni di video, una sola magia: quella di Kobe

Il ricordo di un esponente della generazione cresciuta e innamoratasi del basket di Bryant (nella foto). E che proprio alla pallacanestro ha dedicato la tesi di laurea in Ottica e Optometria alla Bicocca di Milano, premiata lo scorso anno con il VisionOttica Award

Ho guardato un milione di video, studiato i tuoi movimenti, analizzato i tuoi gesti, i tuoi occhi. E ogni giorno, Kobe, mi mostravi qualcosa di nuovo. Ho visto palazzetti alzarsi in piedi, giocate da brivido, persone con lacrime di gioia. Ho letto della tua vita: i tuoi compagni non ti hanno mai visto arrivare a un allenamento. Eri sempre già lì. Sì, perché anche se sai che sei il migliore di tutti, ti devi impegnare e devi sudare più di tutti.

Ho passato anche io, Kobe, ore e ore in palestra a cercare di capire qualcosa in più su voi marziani. Voi che siete in grado di accendere la luce della passione di una persona, di una città, di una nazione. Vuoi sapere cosa ho scoperto? Che ci sono cose che proprio non si possono spiegare. Mi sono impegnato, mi sono sforzato, Kobe; ho letto, analizzato e riletto di nuovo più di un milione di dati. Mi diresti di continuare lo so, di non arrendermi. L'ho fatto, ce l'ho messa tutta. Ed è stato bellissimo scoprire che tutta quella magia che traspare quando vi guardo giocare è rimasta intatta. Non esiste una formula, una legge universale per spiegare l'emozione che ci hai donato. Sei nato per questo e te ne saremo eternamente grati.

Ora sto guardando un milione di video, studiando i tuoi movimenti, analizzando i tuoi gesti, i tuoi occhi. E ancora oggi dopo tutto questo tempo, Kobe, mi mostri sempre qualcosa di nuovo. Quel qualcosa che nessuno è ancora riuscito a spiegare e forse è giusto così, Kobe.

Andrea Astarita

Professione