A Palazzo Lombardia, alla presenza dell'assessore allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, e del presidente della Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi, Carlo Sangalli, si è svolta il 13 settembre scorso la cerimonia di consegna del marchio identificativo a 52 negozi, locali e botteghe artigiane del territorio milanese che hanno svolto il proprio esercizio senza interruzioni per un periodo non inferiore a 40 anni. Ottica Bollani è stata l'unica del settore a essere premiata tra le 52 attività storiche della Città Metropolitana di Milano.
Una realtà riconosciuta tale per il suo oltre mezzo secolo di vita. «Fondatore dell’insegna è stato mio zio Mario che arrivava da un’esperienza presso l’insegna Bardelli, in Foro Bonaparte, nel cuore di Milano - spiega a b2eyes TODAY Giorgio Bollani, attuale titolare del centro ottico di viale Teodorico - È stato un pioniere nella contattologia, addirittura con le lenti sclerali. Poi ha scelto di avviare da solo nel 1972 il suo negozio in viale Teodorico: successivamente ha chiesto il supporto dei nipoti e ho capito di aver trovato la mia strada, dopo aver concluso il percorso di ottica e optometria nel 1978. Quattordici anni fa è venuto a mancare e ho rilevato l’attività».
Saranno poi i figli di Giorgio Bollani, Dino e Sebastiano, con già circa otto anni di esperienza in altre realtà retail dell’ottica, a prendere le redini del punto vendita. «Tra circa cinque anni, quando avrò compiuto i 70, e svolgerò un ruolo di consulente nel settore - aggiunge il professionista - Il nostro lavoro nasce da una vera passione: ho avuto la fortuna di studiare con alcuni dei maestri dell’epoca d’oro dell’optometria in Italia, i quali hanno lasciato in me il seme di questa disciplina che piano piano è cresciuto e ciò mi ha permesso di tramandare ai miei figli l’amore per il mestiere».
Quello della consulenza è un ambito che Bollani ha già iniziato da diversi anni nel mondo della didattica, con la creazione dei quaderni certificati RQ, per i quali è stato creato un kit mirato a educazione e scrittura, utilizzabili dal primo anno della scuola dell’infanzia sino alla media inferiore. «Per adottarli i docenti e gli operatori sanitari devono essere preparati per acquisire competenze specifiche», precisa Bollani.
A tale attività si aggiungono i corsi di aggiornamento per operatori che si occupano sempre di insegnamento ed educazione, con l’obiettivo di promuovere il suo metodo grafo-visuo-motorio, frutto di studio, di esperienza e di intuizioni. «Sono in programma diverse conferenze online: il 16 e il 23 ottobre con l’associazione Cultura e Formazione, mirata agli insegnanti, presente anche sull’apposita piattaforma del Miur, Sophia - aggiunge Bollani - Il 5 novembre con il provider di Roma, il Centro ricerca e cura, mentre il 26 novembre e il 3 dicembre con il provider di Napoli, Zahir: sono corsi che mostrano le potenzialità del mondo della scuola e le possibili collaborazioni fra area medica e area tecnica. Molto spesso i docenti non conoscono le differenti figure: mentre l’ortottista può fare rieducazione della visione, l’ottico optometrista può fare potenziamento, entrambi con la supervisione dell’oculista, che indirizza a uno o all’altro professionista. Tutto a beneficio del miglioramento delle capacità intellettive del bambino» (nella foto, da sinistra Laura Crespi, vedova di Mario Bollani, e Giorgio Bollani con il riconoscimento).
F.T.