Milano: la scuola media di via Vivaio resta all'Istituto dei Ciechi

Lo ha deciso il 20 dicembre scorso il Tar del capoluogo lombardo che chiude la vicenda iniziata a gennaio: il Comune aveva annunciato di non poter più sostenere l’affitto della struttura, pensata per gli alunni non vedenti e che oggi ospita studenti con varie disabilità, proponendo il trasferimento in una sede alternativa. Per i giudici è invece necessario garantire lo stesso standard di educazione

La sentenza ha dato ragione ai genitori, ricorsi in appello: come riportato da corriere.it, le famiglie chiedevano l’annullamento del trasferimento della scuola media di via Vivaio (nella foto, tratta da associazionescuolavivaio.org, il cortile) dall’attuale sede presso l’Istituto dei Ciechi, per il quale il Comune di Milano paga un affitto, a un’altra, in viale D’Annunzio, lungo la Darsena.
Secondo il Tar della Lombardia il trasferimento non garantirebbe lo stesso standard di educazione. «Il Comune ha deciso di non aderire alla richiesta di rinnovo, con adeguamento canone, del rapporto contrattuale di locazione passiva con l'Istituto dei Ciechi senza alcuna previa valutazione né dell'inevitabile deminutio dei benefici di formazione che la scuola sita in via Vivaio garantiva agli studenti, né della necessaria compensazione di tale perdita con un'adeguata alternativa», si legge nella sentenza riportata dalla testata online. L’amministrazione comunale, che aveva comunque già deciso di posticipare il trasloco alla fine dell’anno scolastico in corso, è stata condannata anche a rifondere le spese legali.

Pensata alla metà degli anni Settanta per gli alunni non vedenti, la struttura di via Vivaio offre oggi un percorso particolare a studenti vedenti, non vedenti e con altre disabilità e alle loro famiglie: conta circa 270 iscritti, di cui 38 con patologie particolarmente gravi, 70 con bisogni educativi speciali e il resto selezionato anche attraverso attitudini musicali.

(red.)

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