Milano, il pronto soccorso oftalmico trasloca: mancano oculisti

La grave carenza di organico della struttura in piazza Principessa Clotilde, ormai registrata da mesi, ha portato la scorsa settimana al trasferimento del suo servizio notturno presso il Fatebenefratelli, mentre i turni diurni vengono potenziati grazie agli specializzandi. L’ospedale punta ora a diventare un teaching hospital

La fuga dei camici bianchi si verifica ormai da mesi. Come riporta corriere.it, il supporto dei medici dell’Ospedale Sacco e di quello di altri professionisti, ai quali sono stati offerti fino a 125 euro l’ora per le notti, non è stato sufficiente a risolvere i problemi di organico del Pronto Soccorso Oftalmico di Milano (nella foto, tratta da Google Maps), che ha quindi avviato una riorganizzazione e un rilancio della struttura.

La prima prevede che, dopo le 20, i pazienti vengano dirottati al Pronto Soccorso Generale dell’Ospedale di via Castelfidardo per un triage specifico. L’oftalmologo sarà solo reperibile: collegato con un apparecchio di telemedicina, potrà diagnosticare a distanza il problema e stabilirne l’urgenza o il rinvio al giorno dopo del paziente. Per incrementare l’organico diurno, è stato indetto un concorso per assumere 14 oculisti, insieme a quello per nominare un nuovo primario. Infine, 18 specializzandi sono già stati individuati: supporteranno i colleghi esperti per 40 euro l’ora.

Per il rilancio della struttura, l’obiettivo è trasformare l’Oftalmico in un teaching hospital: sarà formato da staff residente, esperti di altre strutture, 30 specializzandi e 40 ortottisti in formazione che potranno aggiornarsi in materia di oftalmologia e poi lavorare in altri ospedali.

(red.)

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