Milano: anche l’eyewear al primo Fuorisalone post Covid

Mostre, installazioni ed eventi per il tradizionale appuntamento di aprile, spostato a settembre a causa dell’emergenza sanitaria: si chiuderà domani la kermesse, avviata in concomitanza con il Supersalone in scena a Rho Fiera, alla quale hanno partecipato attivamente anche alcuni centri ottici nel cuore del capoluogo lombardo

Non erano in pochi a dubitare che il Salone del Mobile di Milano, rimandato per Covid ben due volte, ci sarebbe stato. Negli spazi della Fiera di Rho in forma ridotta e sotto la denominazione di Supersalone, ma con un Fuorisalone ben diffuso in tutta la città. Con i punti forti del quartiere Tortona, Brera e Quadrilatero. E qualche novità, come l’apertura del Superstudio Maxi in zona Barona, replica ingigantita del Superstudio, anima appunto di via Tortona, creato da Gisella Borioli e Flavio Lucchini. Uno spazio enorme con una selezione di espositori variegata, dall’installazione artistica al pannello divisorio tecnico, all’arredo pop, collegati all’inaugurazione dalla performance del gruppo Dance-Haus Academy. Varietà di progetti per un unico tema Creative Connections, con riferimento alle relazioni tra luoghi e culture, per la mostra nei cortili e nel porticato dell’Università degli Studi. Contaminazioni, come al solito, tra moda e design nelle vie del Quadrilatero dove le griffe nelle boutique presentano prodotti creati ad hoc o di noti designer.

Il mondo dell’ottica partecipa alla kermesse tenendo aperti i negozi la domenica e con orario prolungato, ma a differenza delle passate stagioni non si esibisce in vetrine speciali. Dietro, l’incertezza sulla conferma della manifestazione, testimoniata anche da una minore affluenza per le strade. Causa l’incertezza, ma anche le belle giornate, molti dei curiosi hanno disertato, lasciando spazio agli addetti al settore. Così Punto Ottico Humaneyes di piazza Meda ha rinunciato a un allestimento particolare ma ha messo in vetrina la visiera di Oonconventional in policarbonato giapponese estruso da lastra e termoformato e montatura in stampa 3D, tutto made in Italy (nella foto). Perfetta come protezione raggi UV, nebbia, Covid e… per le signore con viso senza trucco. Ottica Marchesi in via Solferino, la preferita dagli architetti, ha aggiunto altri pezzi unici artigianali nella sua cassettiera in vetrina. Più partecipativo Italia Independent, sempre a Brera. Non presenta nuovi modelli ma espone il frigo-bar ricavato nel davanti della 500, disegnato da Lapo Elkann, che ha già firmato per Smeg il frigorifero rivestito in denim, presente ovviamente in negozio.
Luisa Espanet

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