Milano, all’ospedale Sant’Ambrogio la telemedicina si fa con gli smartglasses

In agosto, presso la struttura lombarda, è stata realizzata la sostituzione di defibrillatore sottocutaneo da remoto su un paziente cardiopatico, con l’utilizzo della speciale montatura

L’high tech entra ancora in sala operatoria: presso l’ospedale del Gruppo San Donato è stata infatti realizzata la prima procedura da remoto di sostituzione di defibrillatore sottocutaneo, con l’utilizzo di occhiali intelligenti. A indossare le speciali lenti, che consentono la teleassistenza e il tutoring da remoto, Luca Ottaviano, coadiuvato durante l’intervento da Valerio De Sanctis, cardiologi e aritmologi presso il Centro di Aritmologia ed Elettrofisiologia della struttura, guidato da Massimo Mantica e di cui fanno parte anche Stefania Panigada, Martina Morosato e Michela Tarascio.

«L’innovativa procedura di sostituzione di defibrillatore sottocutaneo è stata eseguita su un paziente di 53 anni affetto da una grave cardiopatia con rischio di morte improvvisasi legge in un comunicato dell’ospedale - Tradizionalmente questo impianto necessita della presenza in sala operatoria di un ingegnere. Grazie agli smartglasses invece l’operatore ha assistito da remoto il chirurgo, inviandogli tutte le informazioni e i parametri necessari a settare il defibrillatore»

Gli occhiali, tramite telecomunicazione a banda larga, permettono infatti di mostrare live le procedure chirurgiche e di assistere e collaborare con i chirurghi e gli operatori sanitari. «Anche in sala operatoria la telemedicina rappresenta il futuro e agevola il lavoro del chirurgo, sempre nell’ottica di offrire i migliori servizi e le migliori cure al paziente - dichiara nella nota Ottaviano - L’intervento effettuato è solo un primo passo, ma importante per il progresso scientifico unito a quello tecnologico».

(red.)

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