Mestre, la filiera e le sue aspettative

Sono quelle di prevenzione secondo la classe medica, di opportunità in base all’offerta tecnologica per l’ottica, di attenzione al cliente da parte del retail: è in sintesi il messaggio lanciato il 16 ottobre a Mestre nel convegno organizzato da Derossi Oftalmica

Nell’auditorium De Michelis del Museo M9 di Mestre lunedì scorso si è svolto un convegno dedicato al futuro della visione: voluto da Derossi Oftalmica, azienda con sede a Marghera, a pochi minuti dall'ex sede storica della Galileo, ha coinvolto due oftalmologi, Diego Ponzin, direttore della Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, e Antonio Frattolillo dell'Ospedale dell’Angelo di Mestre, che hanno portato un contributo sulla prevenzione visiva e sulla gestione della progressione miopica. Per l'ottica, due docenti, Giancarlo Montani e Gianmario Reverdy, hanno evidenziato le basi e le potenzialità delle soluzioni per la presbiopia e per la miopia giovanile. «La multifocale è una lente statica: non è questa che si adatta al nostro occhio, bensì viceversa - ha ricordato Reverdy - Di conseguenza la postura del soggetto e il suo stile di vita e di lavoro sono essenziali per la scelta corretta della soluzione visiva».

Per quanto concerne invece il mercato, l’esperto Nicola Di Lernia hanno analizzato le aspettative del cliente e gli sviluppi futuri del retail (nella foto principale, a destra, con Montani). «Il prossimo obiettivo del centro ottico d'avanguardia è il pareggio in quantità tra lenti monofocali e multifocali, tenendo anche conto dell'andamento demografico del nostro paese», ha affermato Di Lernia.

In apertura e chiusura del convegno Cristiano De Rossi (nella foto sopra), alla guida dell’omonima azienda, ha ricordato ai circa 150 professionisti della visione presenti che quello di Mestre «è stato più un convivio che un convegno, dedicato ai nostri clienti come contributo a una maggior crescita comune e all’apertura verso nuove opportunità».

(red.)

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