Mataloni: un negozio come se fossimo a Milano o New York

I punti in comune che hanno i due centri ottici di Laura Mataloni sono la tecnologia avanzata, il focus sulla qualità del servizio e la professionalità su cui i clienti possono contare, ma per il resto sono quanto di più diverso si possa immaginare. «Con questa apertura ho coronato quella che per me era una sfida e un sogno da tanto tempo, ossia avere un negozio nel centro storico della mia città - afferma la professionista marchigiana a b2eyes.com – L’obiettivo è intercettare un target diverso, non far confluire i clienti del negozio storico qui. Chi già ci conosce sa che lavoriamo con grande attenzione all’aspetto tecnico e viene da noi in maniera mirata e con uno scopo ben preciso. Volevamo creare un’emozione e un desiderio di comprare un occhiale anche in chi non ha fatto una scelta programmata, ma effettuerà un acquisto emotivo, d’impulso, durante appunto una passeggiata ignara di qualsiasi necessità. Il nostro background però è confermato, abbiamo tutto ciò che serve anche per offrire un servizio di livello sia per la contattologia sia per l’oftalmica».
Per questo il nuovo centro ottico MaTaloni Occhiali (nella foto, l’interno), 250 metri quadrati disposti su due livelli collegati da una rampa, due ampie vetrine e tre collaboratori oltre alla titolare, ha puntato su un’estetica poco convenzionale e d’effetto. «Volevo un negozio che potesse offrire un impatto forte, perciò abbiamo dato una connotazione estremamente moderna - prosegue Mataloni - I colori sono l’opposto del primo centro, declinato in bianco e beige per un ambiente raffinato e calmo: qui è tutto nero, dinamico, caratterizzato da resina a pavimento e lamiere sulle pareti». Una parte degli occhiali è esposta su un centinaio di teste, che propongono tutto quello che è all’avanguardia, con marchi anche di nicchia oltre alle griffe più suggestive, mentre particolari scaffalature in plexiglass ospitano i modelli vista e, al livello superiore, si trova un corner Ray-Ban cui presto si affiancherà Oakley. «Questa modernità – aggiunge l’ottica - Civitanova l’ha accolta molto bene: nasciamo come territorio di calzature e accessori moda, la gente qui è in continuo contatto con il fashion e le tendenze più aggiornate. Molti mi hanno detto, a proposito dei nuovi spazi, che pare di essere a Milano o a New York, perché hanno percepito qualcosa di molto diverso».
In occasione dell’inaugurazione, cui hanno partecipato oltre mille persone, il centro ottico ha fatto realizzare un cortometraggio in cui un ragazzo, passeggiando insieme alla fidanzata sul molo a Civitanova, trova un paio di occhiali tra gli scogli e da quando li indossa a quando li toglie vive una serie di accadimenti. «È stato un modo, molto apprezzato, di far vedere la città, il luogo dove è situato il negozio, ma anche di dare efficacia all’idea che l’occhiale crea una maniera di vedersi, un’immagine e una comunicazione di sé», conclude Mataloni.
N.T.

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