Mascherine & C., un fenomeno traversale

Hanno iniziato le aziende di abbigliamento, seguite da alcune realtà dell’eyewear. Ora pure imprese di settori completamente diversi si convertono alla produzione di materiale sanitario e protettivo per dare un contributo, anche solidale, a fronteggiare la situazione di emergenza ancora in corso

È il caso di Linea Zero, marchio d’illuminazione della provincia di Verona, che ha creato visori anti Covid-19, usando componenti adoperati per la realizzazione di lampade. In Pvc trasparente con una fascetta regolabile e bottoni in Polilux sono semplici da smontare e rimontare per la pulizia e la disinfezione. Sono attualmente destinati a contesti sanitari non intensivi, come farmacie, negozi sanitari, studi dentistici, medici di base o pediatri, e a contesti civili come aziende, negozi, uffici. Linea Zero è in grado di assicurare una produzione di 50 pezzi al giorno e anche di mille alla settimana. Attualmente i visori sono anche in fase di certificazione per la trasformazione in Dpi funzionali a situazioni di prima linea, come terapie intensive, medici e infermieri.

Sono già in vendita, a 1,80 euro in supermercati, farmacie e tabaccherie delle Marche, le mascherine riutilizzabili in polipropilene a tre strati di Valentino Orlandi, industria pellettiera di Corridonia in provincia di Macerata. Nonostante la produzione sia estranea alla normale può arrivare a 10-15 mila pezzi al giorno.

Nardini di Bassano del Grappa, la più antica distilleria italiana, famosa per le sue grappe, ha convertito una linea di produzione alla realizzazione di una soluzione igienizzante a base di alcol etilico. Rievoca i profumi dell’antica maison, ha una gradazione di 79 gradi che richiama la data di fondazione, 1779, ed esiste anche in una confezione tascabile. L’alcol igienizzante è stato donato agli ospedali di Bassano e di Treviso e all’Associazione Nazionale Alpini per l’ospedale da campo di Bergamo.

Anche all’estero non mancano le iniziative di solidarietà. L’austriaca Wolford, specializzata nello skinwear, sta realizzando negli stabilimenti di Bregenz e in Slovenia delle mascherine in tessuto traspirante con finitura idrorepellente (nella foto, tratta dal sito del brand), che garantiscono una perfetta aderenza al viso per il profilo del nasello in alluminio. Saranno donate per la maggior parte a dipendenti delle aree più colpite in Italia e in Austria, e vendute con e-commerce in tutto il mondo a 20 euro. I proventi saranno devoluti alle strutture sanitarie locali.

Luisa Espanet

Fashion