Marcolin: con Tom Ford una licenza perpetua

L’accordo è stato finalizzato nei giorni scorsi, all’interno del closing dell’acquisizione del marchio dello stilista statunitense da parte di Estée Lauder: significa che la partnership nell’occhialeria non ha un termine di scadenza, pur non trasformandosi in un nuovo housebrand dell’azienda veneta

«Il secondo trimestre si è aperto con un accordo storico per il gruppo, la finalizzazione del rapporto di licenza perpetua con The Estée Lauder Companies per Tom Ford eyewear, che costituisce una significativa estensione del contratto di licenza con il brand per cui Marcolin produce e distribuisce occhiali dal 2005», si legge nel comunicato della società di Longarone sui risultati economico finanziari al 31 marzo scorso. Secondo quanto riferito dall’azienda veneta a b2eyes TODAY, la licenza perpetua che lega oggi Marcolin a Tom Ford, rappresenta di fatto un unicum per l’occhialeria. Il nuovo accordo, siglato il 28 aprile scorso, «è perpetuo a fronte del pagamento da parte di Marcolin di 250 milioni di dollari a Tom Ford, che risulta ora di proprietà di The Estée Lauder Companies - precisa la nota - Il finanziamento dell’operazione è avvenuto per il tramite di utilizzo di cassa disponibile, unitamente a un aumento di capitale, da parte dei soci di Marcolin, pari a 75 milioni di euro».

Al riguardo Tom Ford (nella foto principale), che nei giorni scorsi ha svelato la sua ultima collezione con un video celebrativo, annunciando di fatto l’uscita di scena dal mondo della moda, in un comunicato del suo marchio sottolinea l’apprezzamento per «la stretta collaborazione con Maurizio Marcolin e il suo talentuoso team» nei lunghi anni di lavoro con l’azienda veneta, che definisce «un partner eccellente nella produzione e distribuzione del proprio brand, sin dalla sua nascita».

Intanto Marcolin ha comunicato i risultati economico finanziari relativi al primo trimestre 2023, valutati positivamente, «a conferma della strategia di business in un anno che sta riproponendo sfide e instabilità geopolitiche internazionali già note», si legge in una nota della società di Longarone. Le vendite nette sono aumentate del 17,3% a cambi correnti e del 15,2% a cambi costanti rispetto al primo trimestre 2022, mentre l’Ebitda adjusted ha fatto segnare un incremento del 30% in raffronto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (nella tabella sopra). «Rispetto al primo trimestre 2022 l’azienda ha migliorato le proprie performance in tutte le aree geografiche: continua la crescita significativa in un mercato ad alto potenziale come quello asiatico (+134,2% a cambi correnti e +126,2% a cambi costanti), mentre Emea (+15,5% e +15,6%) e Americhe (+8,1% e +3,5%) si confermano le geografie principali, rappresentando insieme circa il 90% dei ricavi», precisa il comunicato.

(red.)

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