Longarone: riscontri positivi al piano industriale di Thélios e Innovatek

Presso la sede di Mestre di Veneto Lavoro, il 15 marzo si sono svolti due tavoli di monitoraggio sulla reindustrializzazione del sito bellunese ex-Safilo: soddisfatte sinora tutte le parti coinvolte, sindacati compresi, pur con qualche rimanente dubbio di Filctem Cgil sulla parte di pertinenza dell’azienda di Carlo Fulchir

Come previsto dall’accordo regionale, si sono tenuti due incontri fra i sindacati e le aziende subentrate nei due rami d’azienda del sito ex Safilo di Longarone (nella foto), Thélios e Innovatek. Entrambi i tavoli sono stati convocati dall’assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan, e coordinati da Giuliano Bascetta dell’Unità di crisi aziendali regionale: il primo ha visto la partecipazione di Thélios, il secondo di Innovatek. Nei due incontri erano presenti Confindustria Belluno-Dolomiti, le organizzazioni sindacali di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e i rappresentanti dei lavoratori.

«Il tavolo di oggi ci dà ragione rispetto a un metodo di lavoro, condiviso con le parti sociali, che invece di puntare alla semplice ricollocazione del personale di un’azienda che disinveste, ci spinge a trovare soluzioni industriali per salvaguardare occupazione, saperi e competenze», commenta in un comunicato Donazzan, che ha seguito l’iter conclusosi con l’accordo regionale e la reindustrializzazione del sito di Longarone.

Dei 244 lavoratori totali in cassa integrazione, ne sono stati sinora richiamati 191. «Thélios ha presentato la riorganizzazione e il rilancio della struttura industriale bellunese, richiamando circa 80 lavoratori, in linea con le previsioni - spiega a b2eyes TODAY Giampiero Marra, segretario generale di Filctem Cgil Belluno, sigla sindacale che non ha firmato l’accordo di cessione - Per quanto riguarda invece Innovatek, l’obiettivo rispetto al piano previsto sino alla fine del 2024 era reintegrare 120 persone e da questo punto di vista siamo in linea. Quello che tuttavia rileviamo è una mancanza di chiarezza su alcuni punti: l’azienda dell'imprenditore friuliano Carlo Fulchir ha richiesto l’implementazione del piano industriale su una parte relativa alla meccatronica, quindi l’acquisizione di macchine destinate al montaggio, della quale però non ha fornito dettagli né criteri di applicazione. L’altro nostro dubbio riguarda quello che avrebbe dovuto diventare il core business della stessa Innovatek, ossia la produzione di lenti, della quale al momento non ci risulta nulla: l’azienda ha giustificato la mancanza di specifiche su tale segmento in quanto, essendo start up, deve porre attenzione a come muoversi negli investimenti a causa della situazione geopolitica attuale».

Marra si dichiara comunque soddisfatto sugli altri punti del piano di pertinenza di Innovatek. «Lo stabile è stato sistemato e sono state portate alcune macchine di finitura occhiali, attività che rientra nelle qualifiche dei lavoratori», precisa il segretario.

F.T.

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