Lombardia, nel piano sanitario troverà spazio anche l’ottico optometrista?

Se n’è parlato domenica scorsa in occasione della tradizionale convention a ridosso di Santa Lucia, organizzata da Federottica Milano Acofis: sono intervenuti diversi esponenti politici locali, che hanno fatto il punto sulle opportunità per il settore nel panorama regionale

«La situazione che riguarda la vostra professione è in una fase di work in progress: resto convinto che chi persiste e insiste alla fine vincerà e questo vale anche per l’importanza della vostra attività in termini di screening e di prevenzione, sempre in collaborazione con la parte oculistica». Così Carlo Borghetti ha parlato alla folta platea di ottici optometristi e addetti ai lavori presenti a Villa Cella, suggestiva dimora storica a due passi dallo Stadio di San Siro, che ha ospitato la convention 2023 di Santa Lucia di Federottica Milano Acofis.

Borghetti, componente di alcune Commissioni regionali, tra cui quella della Sanità, ha ricordato che il piano socio sanitario di Regione Lombardia, di prossima approvazione, traccerà il quadro sanitario e sociale per il triennio futuro. «Poiché ha una valenza operativa, lì dentro si può inserire qualcosa di ciò che riguarda appunto la vostra attività - ha detto - Inoltre forse già prima di Natale, al più tardi da gennaio, inizieranno le audizioni in Commissione Sanità ed è auspicabile che la vostra associazione intervenga a una di queste, come peraltro avete già fatto in passato».

Borghetti ha chiuso i lavori dell’evento, incentrato sulle opportunità e i rischi che porta con sé l’intelligenza artificiale, anche per il mondo dell’ottica e dell’optometria. Ma non è stato l’unico politico presente alla giornata di lavori. Prima di lui Giulio Gallera, presidente della Commissione speciale Pnrr, monitoraggio sull'utilizzo dei fondi europei ed efficacia dei bandi regionali, aveva spiegato ai professionisti presenti che il nuovo piano socio sanitario «è importante per inserire il ruolo che svolgete nella prevenzione - ha detto l’ex assessore - Abbiamo un lungo lavoro da fare insieme: l’intelligenza artificiale sarà un passo molto in avanti, ma già ci si può muovere con i fondi del Pnrr su telemedicina, refertazioni da segnalare agli specialisti e, più in generale, proprio sull’attività di prevenzione».

L’obiettivo dei politici intervenuti, che sostengono le iniziative della territoriale milanese da diversi anni, è dare seguito alla valorizzazione dell’ottico optometrista all’interno della riforma sanitaria regionale del 2021. Lo hanno ribadito anche Maira Cacucci, componente di alcune Commissioni a Palazzo Lombardia, e Laura Molteni, che, pur non essendo stata eletta alle ultime votazioni regionali, si è dichiarata sempre al fianco della categoria. «Nella nostra regione soprattutto la popolazione anziana, in continua crescita, ha bisogno di voi, della vostra rete di centri e anche della strumentazione avanzata di cui disponete, naturalmente con la collaborazione di tutte le figure professionali - ha sottolineato Molteni - Occorre dare alle persone risposte adeguate ma in tempi rapidi, prima che certe situazioni critiche sfocino in patologie: auspico quindi che Regione Lombardia investa sia in strutture pubbliche sia sul territorio, come già state facendo voi». A sua volta Emanuele Monti, presidente della Commissione Sostenibilità sociale, casa e famiglia e componente della Commissione Sanità, ha ricordato che in un sistema complesso come quello lombardo bisogna assolutamente favorire la collaborazione tra ottici e oftalmologi e unire di più ospedali e territorio. «La prossima delibera delle regole, che è un provvedimento omnibus, può essere l’occasione per una prima sperimentazione del vostro ruolo proprio sul territorio, alla luce dell’emendamento n.2009 inserito nella riforma sanitaria regionale», ha aggiunto Monti.

In tale contesto l'innovazione tecnologica, inclusa l'intelligenza artificiale, può venire in soccorso. «Sfruttiamo la tecnologia perché faccia da ponte, ad esempio, tra gli ospedali e il territorio, tra le stesse associazioni di categoria, tra gli ottici optometristi e gli oculisti», ha affermato Gabriella Pagani, presidente di Federottica Milano Acofis (nella foto, a sinistra, con Sara Crolla, segretario dell'associazione).

A.M.

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