Nei giorni scorsi il Cda del nuovo colosso della filiera ottica ha approvato le informazioni finanziarie pro forma relative al 2018
«EssilorLuxottica ha registrato ricavi pro forma pari a 16.160 milioni di euro, in crescita del 3,2% a cambi costanti - si legge nella nota diffusa a conclusione del Cda - Sia Essilor sia Luxottica hanno contribuito alla performance positiva del gruppo. Il business è migliorato in tutte le geografie, a dimostrazione dell’efficacia delle iniziative strategiche e dei progetti di crescita. Il margine lordo pro forma adjusted è leggermente sceso al 62,9%. L'utile operativo pro forma adjusted si è attestato a 2.572 milioni di euro nel 2018, con un incremento dell'1,2% a cambi costanti. Il margine operativo pro forma adjusted ha chiuso l'anno al 15,9%, sostanzialmente stabile a cambi costanti. L'utile netto pro forma adjusted è diminuito dell'1,7% a 1.871 milioni di euro. Il margine netto adjusted si è mantenuto all'11,6%. L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 è stato di 1,9 miliardi di euro, a testimonianza della capacità del gruppo di generare flussi di cassa significativi».
Secondo la nuova realtà industriale e distributiva, si possono ipotizzare sinergie di ricavi e costi tra 420 e 600 milioni di euro come impatto netto annuo a livello di reddito operativo entro il prossimo quinquennio. «Si prevedono sinergie di ricavo nell'intervallo 200-300 milioni di euro, grazie alla capacità di EssilorLuxottica di sviluppare prodotti innovativi e di alta qualità, ottimizzando l'interazione tra montature e lenti, e di servire meglio l'industria attraverso una distribuzione più ampia e una piattaforma logistica maggiormente efficiente - precisa il comunicato - Si prevede che le sinergie di costo si attestino a 220-300 milioni di euro, grazie all'ottimizzazione della supply chain, alla razionalizzazione delle spese generali e amministrative e ai risparmi sulle forniture». EssilorLuxottica prevede, inoltre, che le sinergie possano accelerare ulteriormente quando il nuovo gruppo sarà pienamente operativo. Per quanto riguarda invece il breve periodo, le aspettative a cambi costanti nel 2019 sono di un fatturato in crescita del 3,5-5%, di un incremento dell’utile operativo adjusted di 0,8-1,2 volte rispetto a quello delle vendite e dell’utile netto adjusted di 1-1,5 volte rispetto a quello delle vendite.
«Arriviamo al processo di integrazione nel miglior modo possibile, portando con noi i marchi più amati, eccellenti capacità operative e un’organizzazione digitalizzata in ogni sua parte - commenta nella nota Leonardo Del Vecchio, presidente esecutivo di EssilorLuxottica - Quanto abbiamo costruito continuerà a crescere su questi punti di forza negli anni a venire. Una volta completata l’integrazione con Essilor e raggiunte le sinergie che ci aspettiamo, insieme ridefiniremo un modello di servizio rivoluzionario a beneficio dei nostri partner wholesale e dei consumatori in tutto il mondo». A sua volta Hubert Sagnières, vicepresidente esecutivo di EssilorLuxottica, ricorda nel medesimo comunicato che «i risultati riflettono la vivace cultura dell'imprenditorialità all'interno di Essilor e la creatività dei suoi dipendenti, i cui interessi sono pienamente allineati a quelli degli azionisti grazie alla partecipazione azionaria dei dipendenti a tutti i livelli della società. Questo modello di creazione di valore faciliterà la generazione di sinergie nel futuro e sarà esteso a tutto il Gruppo EssilorLuxottica» (nella tabella, la “fotografia” 2018 di EssilorLuxottica, con variazioni percentuali a cambi correnti).
(red.)