«Julbo ha consolidato la sua crescita trainato dall’importante affermazione nel mondo fast&light e un impegno sempre maggiore al fianco dei team internazionali del comparto cycling», spiega una nota dell’azienda.
Il coordinamento delle attività di Julbo per il mercato italiano viene ora affidato a Stefano Cronst nel ruolo di country manager, che in precedenza ricopriva il ruolo di responsabile vendite del nord est nel nostro paese. La squadra guidata da Cronst potrà contare su Marta Ripamonti, account manager per l’area Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, e su una new entry, Luca Bergamini, con esperienze professionali in altri settori, selezionato come figura commerciale di riferimento per Lombardia ed Emilia-Romagna. «Il nuovo assetto del team rispecchia l’approccio strategico dell’azienda al mercato, volto a garantire una crescita organica e sostenibile, capace di mantenere l’attenzione sul partner offrendo formazione, supporto alle attività di sell out e un livello di assistenza post vendita adeguato alla qualità e ai valori del brand», sottolinea la nota.
Dal punto di vista commerciale, dalla filiale nazionale affermano al nostro quotidiano che «gli ottici che in Italia vendono il nostro brand sono numerosi e in continua crescita: Julbo è, infatti, sempre alla ricerca di nuovi partner territoriali». In particolare, per quanto riguarda la proposta offerta ai centri ottici, l’azienda mette a disposizione l’Rx Lab per occhiali da sole realizzati con correzione ottica, evoluzione del programma Rx Trem, lanciato nel 2010.
«Julbo permette di realizzare montature sportive con lenti graduate realizzate direttamente nei suoi laboratori in Francia, che nel 2021 hanno visto un rinnovamento completo del parco macchine per permettere di rispondere alle crescenti richieste - spiega il comunicato - Dal momento dell’ordine presso l’ottico convenzionato alla consegna dell’occhiale finito passano circa cinque giorni lavorativi: in un anno vengono realizzati a livello globale 14 mila occhiali con Rx Lab» (nelle foto, da sinistra, Cronst, Ripamonti e Bergamini).
(red.)