Italia Independent: un filo di speranza per non chiudere definitivamente

L’assemblea straordinaria convocata a Torino dal Consiglio di amministrazione per il 26 gennaio deciderà le sorti dell’azienda: sul tavolo il possibile scioglimento e la liquidazione della società di occhiali avviata nel 2007 da Lapo Elkann, a meno che non arrivino offerte di capitalizzazione a determinate condizioni prima di tale data

Scioglimento e liquidazione di Italia Independent: questo si legge nell’ordine del giorno dell’assemblea straordinaria del gruppo fissata per il 26 gennaio. Unica opzione che consentirebbe all’azienda di eyewear, che lo scorso anno ha avviato la procedura di concordato licenziando 26 persone, di salvarsi potrebbe essere la proposta di «offerte vincolanti, debitamente garantite, di capitalizzazione della società», si legge in un comunicato del gruppo al termine del Cda dell’11 gennaio scorso.

«La scelta del Consiglio di amministrazione di verificare l’eventuale esistenza di soggetti terzi interessati alla prosecuzione dell’attività di Italia Independent e, in mancanza, di sottoporre all’attenzione dell’assemblea il processo di liquidazione, rappresenta la naturale conclusione del percorso di risanamento che è stato possibile innanzitutto grazie all’immissione di risorse personali dell’azionista Lapo Elkann (nella foto) il quale, pur avendo avuto fin dalla costituzione della società ruoli prevalentemente creativi, ha permesso alla stessa di poter far fronte alle proprie obbligazioni», dichiara in una nota di metà dicembre scorso l’amministratore delegato Marco Cordeddu, nominato liquidatore.

Elkann ha infatti investito nel salvataggio della sua creatura prima con un esborso pari a oltre 25 milioni di euro, poi «ha ulteriormente versato risorse personali per oltre 12,8 milioni di euro per consentire il successo dell’operazione», spiega il comunicato di giovedì scorso. Secondo quanto precisa corriere.it, «la ristrutturazione è passata per un accordo con i creditori, banche e fornitori, che hanno rinunciato mediamente al 90% dei crediti vantati nei confronti dell’azienda. Ha accettato un taglio netto agli emolumenti, da 3,5 milioni a 700 mila euro, anche Cristiano Ronaldo che in passato era stato testimonial degli occhiali Italia Independent».

Nell’opera di risanamento Italia Independent ha stipulato con M Group, che controlla il Gruppo Modo di Alessandro Lanaro, il contratto di compravendita avente a oggetto la cessione del portafoglio marchi Italia Independent, a seguito del quale «le società del gruppo non hanno più alcuna attività operativa da proseguire o intraprendere, con conseguente venir meno di risorse per sostenere i costi di funzionamento delle stesse: si rende, pertanto, necessario sottoporre ai soci la decisione in ordine al loro scioglimento e alla loro liquidazione», continua la nota.

Rimane comunque un briciolo di speranza. «Il Consiglio di amministrazione ritiene tuttavia opportuno verificare, come ultimo passo in alternativa alla liquidazione, se vi siano terzi interessati a presentare un piano per la prosecuzione delle attività della società - conclude il comunicato - Pertanto, la delibera di scioglimento e liquidazione sarà assunta solo nel caso in cui, entro e non oltre il giorno dell’assemblea, non pervenga un’offerta vincolante debitamente supportata da affidavit (documento scritto e giurato, ndr) rilasciato da primario istituto bancario italiano».

Il documento dovrà contenere, tra l’altro, un piano industriale e finanziario di almeno cinque anni che descriva le attività che la società dovrebbe attuare in tale periodo e le risorse necessarie per dar corso al piano e un impegno a sottoscrivere e versare un aumento di capitale per un importo minimo, con le somme necessarie a coprire le perdite di 1,111 milioni di euro risultanti dalla situazione patrimoniale e quelle atte a garantire l’esecuzione del piano industriale. In questo caso potrebbe aprirsi un nuovo capitolo per Italia Independent.

(red.)

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