HOYA: PERCHÉ SAREMO A MIDO 2022

Uno stand rinnovato e ancora più ampio che in passato, in comune con Seiko, e molte novità per i centri ottici italiani: saranno queste le prerogative della presenza dell’azienda oftalmica alla prossima edizione del salone, in programma dal 30 aprile al 2 maggio a Fieramilano Rho

«Siamo felici di partecipare a Mido, di incontrare gli ottici optometristi partner e di presentare loro le novità Hoya e Seiko: sappiamo che c’è voglia di rivedersi e ne varrà la pena - afferma in una nota Maurizio Veroli (nella foto), amministratore delegato di Hoya Italia - Quest’anno essere presenti a quella che rimane la più grande rassegna mondiale dell’ottica non appariva così scontato: due anni di pandemia e ora le tensioni internazionali dovute al conflitto in Ucraina hanno minato molte delle nostre precedenti certezze. Siamo tuttavia convinti che sia necessario, oltre che utile, favorire il più possibile le relazioni interpersonali e di business e Mido è un’occasione unica in tal senso».

Al salone milanese verrà svelato ai professionisti italiani il nuovo programma Hoya Center 2022, con una serie di iniziative per attirare i clienti finali nei centri ottici, a partire dalla campagna tv e omnicanale, che ha avuto un notevole successo durante le serate del Festival di Sanremo e che proseguirà anche nelle prossime settimane, sia su Hoyalux iD MySelf sia su MiyoSmart. Nell’area Seiko, inoltre, il focus verterà sulla nuova gamma colori e sulle progressive Seiko Brilliance, nonché sui prodotti e i servizi distintivi dedicati al punto vendita indipendente.

«Essere a Mido rappresenta un segnale di ripartenza e di sguardo rivolto al futuro: anche se a distanza non abbiamo mai smesso di stare vicini ai nostri partner, poterci guardare negli occhi e condividere la visione della nostra vita professionale a breve medio termine avrà sicuramente un significato importante - aggiunge Veroli - Lo stand sarà ancora più ampio per offrire accoglienza e sicurezza ai visitatori che potranno incontrare il team italiano di Hoya e Seiko al completo».

(red.)

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