Frascati: quasi duecento professionisti alla “rinascita” di Free Optik

Dal 25 al 27 marzo si è svolto il convegno della cooperativa con sede a Roma, dal titolo Rise!, alla base del quale c’è il concetto di risveglio: vi hanno preso parte circa 80 insegne del network, che ne conta 175 totali, oggi guidato da Jenny Kichelmacher

Niente è stato lasciato al caso in questo appuntamento che ha avuto come focus la tecnologia applicata al centro ottico. Apparentemente la location, Villa Tuscolana, a Frascati, in provincia di Roma, opera di fine Cinquecento rinnovata architettonicamente dal Vanvitelli, presso la quale hanno soggiornato papi, re e regine, poco sembrava avere a che fare con lo sguardo rivolto al futuro di Free Optik. «All’inizio l’idea era organizzare un evento all’avanguardia in ogni dettaglio, compresa la sede in cui si sarebbe tenuto - spiega a b2eyes TODAY Jenny Kichelmacher (nella foto principale), presidente della cooperativa, fondata trent’anni fa dal padre Sandro insieme ad altri cinque ottici - Successivamente abbiamo riflettuto sul fatto che non c’è futuro senza memoria per cui abbiamo deciso di dotare di tutta la tecnologia possibile, con schermi e ledwall, una struttura che oggi è sotto i vincoli delle Belle Arti».

Il messaggio del convegno Rise!, che fa seguito a quello organizzato nel 2022 a Matera, durante il quale il gruppo ha registrato ottimi riscontri e per il quale ha deciso di abbandonare la cadenza triennale per quella annuale, era chiaro: non stare a guardare. «Lo scorso anno il focus si è concentrato sugli aspetti tecnici e professionali del centro ottico - continua Kichelmacher - Nel 2023 affrontiamo di petto il tema del cambiamento: si può riassumere nel concetto “non stare alla finestra”, ma agire, analizzando gli strumenti a disposizione sia emotivi, che stabiliscono una presa di coscienza della realtà, sia quelli messi a disposizione da Free Optik per i centri ottici. A tal proposito sono intervenuti l’ottico optometrista Nico Caradonna, che si è presentato come case history, e la consulente di immagine Angelica Pagnelli, che ha riportato il proprio know how e illustrato alcune opportunità di crescita del punto vendita». I quasi duecento partecipanti sono stati coinvolti per tutta la durata dell’evento: hanno avuto la possibilità di intervenire virtualmente tramite sondaggi, somministrati in tempo reale attraverso un apposito Qr code. I risultati, mostrati in diretta, sono poi diventati oggetto di confronto e dibattito e hanno arricchito i vari interventi.

Al meeting in plenaria, condotto da Antonio Genovesi (nella foto sopra), con la partecipazione del fumettista Giancarlo Caracuzzo, cofondatore della Scuola Romana dei Fumetti, che ha riportato il proprio punto di vista con illustrazioni realizzate al momento e proiettate su un ledwall, si è affiancato un corso, le cui indicazioni «potranno tradursi in un aumento di fatturato con alcuni accorgimenti aventi come tema la media distanza - aggiunge la numero uno di Free Optik - Sono inoltre intervenute le aziende sponsor, che hanno presentato, in coerenza con il tema generale del convegno, esclusivamente le proprie novità».

Nella terza giornata si è anche svolto un workshop sulla lampada a fessura al quale sono stati invitati, insieme ai soci della cooperativa, trenta studenti del quinto anno delle scuole secondarie superiori di ottica della Capitale: il corso è stato condotto da Massimo Ferrara, docente di contattologia dell’Istituto Keplero di Termoli, socio da 25 anni e membro del consiglio di amministrazione di Free Optik, e da Giorgio Parisotto, head of training & medical relations di EssilorLuxottica.

All’organizzazione del convegno si aggiunge una intensa attività che il network ha avviato sul territorio lo scorso anno, attraverso appuntamenti itineranti con lo scopo di far conoscere a livello nazionale il gruppo, oggi presente dalla Toscana alla Puglia. «Nel primo semestre del 2022 abbiamo realizzato sette incontri con la collaborazione di Giancarlo Montani sulla gestione della progressione miopica, a Roma, la nostra sedea Perugia, Pescara, Ancona, Cagliari, Sassari e, sempre in Sardegna, Barumini, invitando ottici indipendenti non soci: al momento contiamo 175 insegne, in crescita significativa, concentrata soprattutto nell’ultimo anno - dice ancora Kichelmacher - Proprio la Sardegna ci sta dando ottime soddisfazioni in termini di riscontri e a breve torneremo in Puglia, in questo caso per un corso di formazione tecnica dedicata ai membri della cooperativa».

F.T.

 

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