È Brad Pitt, ma puoi chiamarlo “occhiali”

In attesa di scoprire tutti i film e il vincitore del Festival in corso a Venezia, che sarà proclamato sabato prossimo, nell’ultimo weekend in Italia l’attore statunitense ha portato al terzo posto nella classifica degli incassi il suo Bullet Train, dove le montature caratterizzano non soltanto lui, ma un po’ tutti i personaggi della pellicola

A 58 anni l’eclettico Brad Pitt non smette di stupirci. Alla 79esima Mostra del Cinema di Venezia è in arrivo domani sera l’attesissimo Blonde, biopic “vietato ai minori” su Marilyn Monroe, di cui l’attore americano è produttore per Netflix. Mentre all’ultimo Festival di Locarno la sua interpretazione autoironica in Bullet Train ha fatto colpo anche sul difficile pubblico di cinéphiles in piazza Grande.

Folle, divertente, estroso, senza freni, Brad Pitt con gli inseparabili occhiali, t-shirt e giacca colori pastello e i mitici addominali continua a essere semplicemente magnifico. Per il suo personaggio, Ladybug (coccinella) nel film Bullet Train Police ha persino realizzato in esclusiva un modello di occhiali squadrato e deciso, con l’asta decorata con l’iconico logo Police a forma di aquila di ispirazione anni 90. Perfetti indossati da Brad nel film insieme a un divertente cappello da pescatore (nella foto, tratta da YouTube).

Tratto dal best seller di Kotaro Isaka, I sette killer dello Shinkansen, e diretto dall’ex stuntman e amico fraterno di Brad, David Leitch, Bullet Train racconta di un gruppo di assassini a caccia di una preziosa valigetta sul velocissimo treno che collega Tokyo a Kyoto. Un action movie che lascia senza respiro. Ladybug Brad Pitt, più volte chiamato dagli altri personaggi della pellicola semplicemente “occhiali”, sempre più convinto che la sfortuna lo perseguiti, darà il via alle scene adrenaliniche più divertenti, alle acrobazie atletiche e alle sorprese infinite, girate a una velocità impressionante. Pare che i produttori stiano già pensando a un sequel.

Rosaria D’Amico

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