Presso l’Otticlub, al padiglione 1, con il sostegno di Gruppo Lenti Anfao, Federottica e Fabiano Gruppo Editoriale, domenica 4 febbraio, dalle 17 alle 18.30, si terrà una tavola rotonda in cui oculisti e ottici optometristi, insieme all’industria oftalmica, si confronteranno per la seconda volta pubblicamente sul percorso ideale del paziente tra lo studio medico e il centro ottico. L’obiettivo sul campo è un pareggio per loro e una vittoria per il consumatore finale.
L’andata è avvenuta al Forum presbiopia di Napoli, nel novembre scorso, e oltre a essere stato un successo di pubblico, lo è stato anche nello spettacolo. Luminari dell’oftalmologia e alcune delle sue principali espressioni associative hanno legittimato la necessità di un nuovo dialogo con il settore ottico optometrico, al fine di preservare il valore dell’esperienza del presbite che, con una ricetta dell’oculista, si reca nel centro ottico per fare l’occhiale. Il mondo oculistico è in una fase di profonda trasformazione: il suo progressivo passaggio alla salute privata, nei prossimi anni, permetterà probabilmente a un maggior numero di italiani di avvicinarsi alla visita oftalmologica più frequentemente e in maniera più rapida. L’ottica deve sapersi preparare a questo cambiamento, come è avvenuto nel dentale, orientato a una nuova concezione della salute visiva. Non sarà una trasformazione veloce, ma certamente chi nel nostro comparto la saprà cavalcare sin dall’inizio ne trarrà i primi frutti in anticipo.
A Mido 2024 si gioca, quindi, una partita per il futuro, un derby “buono”, di dialogo, il cui risultato dovrà essere a vantaggio dello spettatore pagante di oggi e di domani. Precedute dalle opinioni di illustri oculisti, scenderanno in campo alcune tra le principali associazioni di quella categoria, a fianco di Federottica e del Gruppo Lenti Anfao, per sostenere una proposta migliore di percorso ideale del paziente-cliente presbite. Il tavolo di tecnici, oculisti e ottici optometristi che ha studiato tale proposta illustrerà alla fine della tavola rotonda le prime modalità comuni di co-gestione emerse dal confronto degli ultimi due mesi.
Si delinea una morale dalle attese per questo “derby”. L’ottica dei prossimi anni, se vuole vivere ancora il suo percorso imprenditoriale al top, deve togliersi di dosso la sindrome da Gattopardo, per la quale tutto deve cambiare perché tutto resti come prima. Anche il nostro mercato è diventato la scala mobile presa all’incontrario dove, se non ci si impegna a camminare, si tende a scendere. Se la scusa del passato era quella che dall’altra parte della riva non c’erano i presupposti per creare un moderno ponte di dialogo e di prosperità comune, oggi le cose potrebbero essere cambiate. E, allora, vedremo se e chi questo ponte non l’ha mai davvero voluto.
Nicola Di Lernia