«Per quanto riguarda la delicata questione relativa alla normativa sui dispositivi medici, in seguito al nuovo Regolamento europeo in materia, è ormai pronta una prima bozza di lavoro che scatta una fotografia dettagliata di come operano oggi i centri ottici in Italia: la sta valutando il Comitato tecnico di Anfao e, una volta ricevuto il suo via libera, presenteremo il testo al ministero della Salute, che, se lo riterrà adeguato, lo renderà immediatamente operativo». Così Andrea Afragoli, presidente di Federottica, sintetizza a b2eyes TODAY quanto è stato illustrato alla platea del 48esimo Congresso Adoo (nella foto principale). «L’obiettivo di tale lavoro è ridare al centro ottico, definito dalla nuova normativa point of care, un ruolo che non sia semplicemente quello dell’adattatore, come risulta oggi, cioè colui che monta le lenti su un paio di occhiali, bensì un ruolo tecnico, con specifiche responsabilità e un certo grado di autonomia», precisa Afragoli.
Il numero uno di Federottica definisce generalista l’ultimo evento congressuale dell’Albo degli Ottici Optometristi, avendo trattato un ampio spettro di argomenti professionali. «E proprio per l’importanza che ha avuto nella nostra professione, sia come padre nobile del corso di laurea in Ottica e Optometria sia come collante in diversi ambiti, tra cui il Tiopto, abbiamo deciso di assegnare ad Alessandro Borghesi il Premio Ferrante 2023 - sottolinea Afragoli - Nessuno è perfetto, gli ho scherzosamente ricordato: Borghesi, infatti, non è un ottico optometrista, ma per l’attività da lui finora svolta per la categoria ci sembrava opportuno darglielo quest’anno, in cui ricorre il trentesimo anniversario di tale riconoscimento» (nella foto sopra, a destra, Borghesi con Domenico De Simone, coordinatore del premio, e Silvana Ferrante, sorella dell'ottico optometrista al quale è intitolato).
A.M.
