Design Week: da Punto Ottico Humaneyes una limited edition di Matteo Cibic

Si chiama Unparallel Visions e debutta in occasione del Fuorisalone di Milano, in programma fino al 13 aprile: per celebrare l’evento, lo store di piazza Meda dell’insegna, con otto centri ottici tra Italia e New York e guidata da Domenico Concato, diventa il palcoscenico di un’installazione del noto creative director, pensata per trasformare lo spazio in un’esperienza immersiva

Le vetrine di Punto Ottico Humaneyes a Milano, che lasciano vedere l’interno, sono sempre attraenti o comunque sorprendono. Ma le attuali, allestite per il Fuorisalone fino al 13 aprile, lo sono in modo particolare. Gli occhiali ci sono, certo, ma ci sono anche oggetti, addirittura un mobile e tutti sono legati tra loro da uno stile unico e molto caratterizzato. Infatti sono disegnati dalla stessa mano, quella del designer e creative director Matteo Cibic, quasi a formare un’installazione.

La collezione comprende tre modelli (nella foto principale, a destrae si chiama Unparallel Visions. «Una collezione esclusiva di strumenti ottici asimmetrici, pensati per riequilibrare le distorsioni e le irregolarità del quotidiano». Questo il pensiero e la “visione onirica” del suo creatore. In acetato di cellulosa sono prodotti da Jacques Durand e per tutto il periodo del Fuorisalone saranno in vendita esclusivamente da Punto Ottico Humaneyes. Sono realizzati con un artwork generato con l’intelligenza artificiale che valorizza l’apporto artigianale. Tre i modelli, tutti ampi, con un disegno di onda più o meno marcato sul frontale, sono disponibili ognuno in tre colori, rosso (nella foto sopra), nero e trasparente. Curato ed essenziale il packaging con custodia di pelle riciclata nera.

A far da cornice a Unparallel Visions un asino di ceramica, mollemente disteso sul fianco, della serie Paradise Collection. Una lady-cane dalle orecchie lunghe che si rilassa su una nuvola a righe, sempre di ceramica. Di ceramica e sempre di Paradise Dreams un asino che esce da un vaso. In vetrina un mobile in legno con l’interno rivestito di specchi, probabile mobile bar. O ancora un albero con le fronde in velluto riciclato di varie tonalità di rosso (nella foto principale, a sinistra).

Luisa Espanet

Punto vendita