De Rigo, scuola e lavoro sempre più vicini

Il progetto #DeRigoLab, avviato di recente, coinvolge gli studenti di quarta e quinta superiore di quattro istituti del Bellunese, ovvero quelli più prossimi all’inserimento nell’attività lavorativa, che potranno poi sperimentare l’alternanza scuola lavoro in azienda

Molte sono le attività concrete intraprese da De Rigo per supportare i giovani talenti nel loro percorso. Tra le più recenti, le borse di studio conferite ai figli dei dipendenti del gruppo, le iniziative della neonata Fondazione De Rigo HEART  «e, da ultimo, il nuovo #DeRigoLab: un progetto creato per far conoscere agli studenti le diverse professionalità che operano in azienda e favorire una proficua sintesi tra le conoscenze teoriche acquisite durante il corso di studi e le competenze richieste in ambito lavorativo», si legge in una nota dell’azienda di Longarone.
«Per questa prima edizione di #DeRigoLab abbiamo selezionato quattro istituti: l’ITE “P.F. Calvi”, l’IIS “T. Catullo” e l’IIS “Segato-Brustolon” di Belluno e l’IPSSS “Ottico” di Pieve di Cadore. Istituti con diverso orientamento professionale, per abituare i ragazzi a una visione d’insieme e sottolineare come in azienda sia fondamentale la sinergia tra le differenti competenze», spiega nel comunicato Barbara De Rigo, direttore marketing house brand e corporate communication del gruppo.
Il programma si articola in due momenti. «Una prima fase prevede una serie di incontri presso gli istituti coinvolti (nella foto, quello svoltosi il 23 novembre all'IIS Segato-Brustolon, al quale hanno partecipato le classi 4° e 5 ° di Meccanica e Tecnologia dell'Occhiale e di Meccanica Meccatronica) e porta in cattedra alcuni dei manager De Rigo, punti di riferimento di ogni processo aziendale, dall’ideazione dell’occhiale fino al controllo di gestione – prosegue il comunicato - Obiettivo degli incontri, trasferire ai giovani una panoramica completa dell’azienda spiegando loro il valore della perfetta connessione tra tutte le professionalità che operano insieme come una squadra». La seconda fase, invece, prevede un tour in azienda con visita dei vari reparti per consentire ai ragazzi di vivere l’esperienza diretta dell’intero ciclo produttivo.
Per gli studenti più motivati e meritevoli è prevista anche la possibilità di svolgere uno stage in azienda, naturale porta d’accesso per collaborazioni più stabili in seno al gruppo.
(red.)

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