«Vogliamo riprendere alcune situazioni che la pandemia ha bloccato: snellire l’operatività dell’associazione, incrementare l’aggiornamento professionale integrando ulteriormente le attività che fanno capo al locale corso di laurea in Ottica Optometria, sia per far crescere i laureandi e futuri laureati che si avvicinano al nostro lavoro sia per favorire gli ottici optometristi che vogliano usufruire dell’università per migliorare il proprio know how», dice a b2eyes TODAY Luigi De Luca, che rimarrà in carica sino al 2027.
Domenica scorsa è stato rinnovato anche il consiglio direttivo, ora composto da Giuseppe Danzi, Sergio Ferone, Pasquale Gragnaniello, Liliana Mazzarella, Francesco Smorra, Raffaele Spena Antonella Suarez e Andrea Tagliaferri. «Abbiamo volutamente scelto un locale nel cuore di Pompei per abbinare la parte culturale a quella conviviale (nella foto, un momento dei festeggiamenti) e per offrire un segnale di ripartenza, dal momento che era la prima volta che facevamo un’assemblea Acoin in presenza dallo scoppio del Covid», sottolinea De Luca.
Un altro tratto distintivo dell’organismo campano è rappresentato dalle iniziative di prevenzione e sensibilizzazione visive sul territorio. Oltre alla collaborazione con Commissione Difesa Vista per Race for the Cure di metà ottobre, saranno realizzati per la prima volta dei dépistage insieme all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti nelle scuole medie, dove questa associazione è già attiva. Federottica Acoin sta inoltre valutando di riprendere in tempi brevi gli screening gratuiti per i cittadini, che in passato venivano organizzati attraverso un tour a Napoli durante il mese della vista: è perciò in corso un confronto con il Comune sull’argomento. «All’assemblea elettiva erano presenti anche esponenti di Regione Campania: l’obiettivo è creare un importante evento su Napoli, i cui dettagli verranno discussi nelle prossime settimane - spiega ancora De Luca - Infine stiamo lavorando con gli organizzatori del Forum presbiopia, in programma il 5 e 6 novembre proprio nella nostra città, per coinvolgere nel convegno la Clinica Oculistica universitaria locale, sempre nell’interesse di un maggiore dialogo tra classe medica e area ottico optometrica».
A.M.