Cso: a Mido l’approccio sostenibile parte dallo stand

L’azienda di Scandicci, alle porte di Firenze, combina innovazione tecnologica e attenzione all’ambiente anche presso lo spazio espositivo, progettato già dal 2023 e realizzato in materiali ecocompatibili, con cui sarà nuovamente presente al salone milanese dall’8 al 10 febbraio e dove proporrà le sue novità di prodotto e un articolato programma formativo

In linea con il proprio impegno concreto verso pratiche produttive eco-friendly Cso, che di recente ha completato un rinnovamento del reparto hi-tech, trasformandolo in un esempio virtuoso di attenzione al benessere e all’ambiente, esporrà i propri dispositivi oftalmici a Mido 2025 in uno stand che concretizza tale approccio. «Cso pone la sostenibilità al centro della propria strategia aziendale, adottando soluzioni green in tutte le fasi della produzione: dall'uso di fonti energetiche rinnovabili alle avanzate pratiche di stoccaggio e smaltimento dei rifiuti – si legge in una nota della società toscana - Anche lo spazio espositivo riflette questa filosofia: realizzato con materiali per il 90% sostenibili come carta, cartone e pannelli di legno, è modulare, riciclabile e progettato per ridurre l'impatto ecologico. In base allo spazio a disposizione lo stand cambia: ora circolare, ora semicircolare, a Mido 2025 avrà nuovi colori e una nuova disposizione».

«Progettato dall'architetto Barbara Borghini già da Mido 2023, l’installazione ha vinto autorevoli premi di sostenibilità nello stesso anno e nel 2024 - aggiunge il comunicato - Al centro dello spazio espositivo, un albero simbolico (nella foto) rappresenta l'impegno dell'azienda verso la tutela del pianeta».

Cso porterà inoltre alla kermesse un programma di eventi dedicati all'aggiornamento professionale. Con la sua Academy, infatti, offre un'opportunità per gli studenti attraverso i “Booth Talk”: all'interno dello stand, potranno partecipare a una serie di incontri con esperti del settore. Sabato 8 febbraio, Roberta Greco e Ivan Piacentini dell’Istituto Zaccagnini saranno relatori rispettivamente degli interventi “Oltre la superficie: la lampada a fessura e i test lacrimali in pratica” e “Accomodazione: come valutarla con le nuove tecnologie”. Lunedì 10 febbraio Laura Boccardo, direttrice di Irsoo, proporrà il tema: “Applicazione di lenti rigide, confronto fra simulazioni topografiche e immagini fluoroscopiche”, mentre Giulia Rizzo dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca introdurrà “Il ruolo della tecnologia nella valutazione del film lacrimale e della superficie oculare”. Seguirà Mauro Frisani, docente universitario e dell’Istituto Zaccagnini, con “La migliore prescrizione refrattiva con l’integrazione delle tecnologie”. A questi appuntamenti si aggiunge il tradizionale talk all’interno del b2eyes Arena TG: il 9 febbraio alle 12 i docenti universitari Antonio Calossi, Mirko Chinellato, Mauro Frisani e Fabrizio Zeri si confronteranno sulle tecnologie avanzate al servizio dell'optometria e della contattologia specialistica.

Infine Cso presenterà una gamma di strumenti dal design esclusivo, realizzati in edizione limitata con materiali innovativi. «Saranno esposti alcuni dei dispositivi più avanzati - prosegue la nota - Tra queste, l’OCT MS-39, per l'analisi degli strati corneali e del segmento anteriore dell’occhio, per l’applicazione delle lenti a contatto corneali sclerali e per rilevare le variazioni dello spessore dell’epitelio corneale nell’applicazione delle lenti ortocheratologiche. O l’aberrometro Osiris, utile a comprendere le capacità visive e adottare soluzioni che consentano di integrare abilità spontanee fisiologiche e ausili correttivi, come lenti oftalmiche o a contatto, progressive o aberrometriche. Ma anche il tomografo topografo corneale Sirius+, che combina topografia a riflessione ottica con tecnologia Scheimpflug per l’analisi accurata della cornea, delle disfunzioni del film lacrimale e per il controllo del centraggio e dell’appoggio delle lac».

A cura della redazione

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