Congresso Aloeo 2023: rimane da sciogliere il nodo delle attività professionali

Speranza, ma anche determinazione e fiducia nel nuovo governo: si è respirato questo alla tavola rotonda di domenica scorsa che l’associazione, guidata ora da Daniela Bonafede, ha organizzato come di consueto in occasione del proprio evento annuale, conclusosi lunedì 8 maggio, riunendo circa duecento partecipanti presso l’Università Milano Bicocca. Al centro dell’attenzione ancora una volta il riconoscimento della professione dell'optometrista

Di fatto non ci sono state significative evoluzioni in tale percorso. Diversi sono stati, invece, i punti fermi emersi durante la tavola rotonda del Congresso Aloeo 2023 (nella foto principale, i relatori) insieme alle certezze sulle quali continuare a percorrere il cammino dal punto di vista politico: da una parte l’inserimento nell’Ordine dei Chimici e dei Fisici degli optometristi laureati che, attraverso la legge Lorenzin del 2018, assicura loro il titolo di professione sanitaria; dall’altra la rete di relazioni creata nel corso di questi anni, in particolar modo con le associazioni dei fisici, che hanno le medesime richieste e aspettative di Aloeo e con le quali fare pressione a livello ministeriale per la definizione delle attività professionali, il vero scoglio da superare.

A delineare la storia recente delle vicissitudini di entrambe le categorie, fisici e optometristi, è stato Luigi Pozzi, ex presidente interprovinciale della Federazione dei Chimici e dei Fisici della Lombardia, e ora suo tesoriere e membro del comitato centrale della Federazione nazionale, che ha espresso la massima solidarietà ad Aloeo. «Con il governo attuale speriamo che la situazione cambi - ha detto in apertura dei lavori - La nostra Federazione ha chiesto un emendamento per inserire nell’Ordine anche i liberi professionisti e, grazie all’insistenza delle nostre forze politiche, abbiamo ottenuto una modifica, con l’introduzione della lettera F della Lorenzin, per le attività svolte da almeno cinque anni. Ci siamo poi prodigati a chiudere altri tre aspetti: competenze, esami di Stato e prolungamento del periodo transitorio che indica i criteri necessari per iscriversi all’Albo. Purtroppo al momento il percorso è fermo e tutto ciò crea difficoltà nell’esercizio della professione stessa».

Solidarietà e sostegno anche da Angela Bracco, presidente della Società Italiana di Fisica, che ha illustrato la collaborazione con Aloeo e l’associazione da lei guidata, fondata 125 anni fa. Un’intesa che si è concretizzata con la partecipazione e l’intervento da parte dell’Associazione dei laureati in Ottica e Optometria al congresso di Sif, tenutosi lo scorso settembre a Milano e in programma quest'anno a Salerno.

Supporto e collaborazione sono giunti anche dai referenti delle Università di Torino, di Roma e del Salento. È stato però Maurizio Martino, responsabile del corso di laurea in Ottica e Optometria dell’Università del Salento, a porre nuovamente l’accento sul nodo da sciogliere. «Finché le competenze non verranno definite, la situazione rimarrà bloccata - ha detto il docente - Stiamo laureando ragazzi con buone capacità, ma noi stessi non sappiamo cosa suggerire loro per il futuro vista la situazione».

Una svolta, almeno da un punto di vista economico, potrebbe arrivare da una proposta di Confcommercio Professioni. «In attesa che vengano definite le competenze, abbiamo presentato, in occasione del rinnovo del contratto nazionale, una richiesta per riconoscere un secondo livello nelle classificazioni contrattuali agli optometristi laureati che siano anche abilitati in ottica - ha detto in collegamento la presidente di Confcommercio Professioni, Anna Rita Fioroni - Agli ottici non laureati spetterebbe invece un terzo livello».

Per la prima volta, inoltre, erano presenti al Congresso Aloeo,  i rappresentanti dell’industria: per Assottica la direttrice generale Daniela Manenti, per Anfao il vicepresidente Paolo Pettazzoni, per Ancleco il presidente Mario Giovanzana. Tutti hanno sottolineato la necessità di competenze e conoscenze sia per poter svolgere la professione di applicatore per quanto riguarda le lenti a contatto sia del prodotto, sempre più evoluto, per il segmento oftalmico, che rendano il laureato in grado di trasmettere al pubblico tali informazioni. Un supporto arriva anche dalla classe medica con Luigi Marino. «La professione ve la dovete prendere voi, dovete cogliere gli insegnamenti dai docenti, così come dal collega più anziano, sempre con umiltà», ha detto l’oftalmologo.

«Aloeo ha fatto e fa molte cose e questo è stato il momento per far conoscere il quadro generale completo - ha detto in chiusura la neopresidente Daniela Bonafede - I tempi sono ora maturi e abbiamo conseguito conoscenze e competenze adeguate: vogliamo raggiungere una dignità professionale».

Lunedì 8 maggio è intervenuta in collegamento da remoto dalla Camera dei deputati l'onorevole Marta Schifone, responsabile per Fratelli d'Italia dei rapporti con le professioni, che oltre a portare i saluti, ha manifestato non solo interesse, ma piena collaborazione con il direttivo Aloeo (nella foto sopra, uno scorcio dell'aula che ha ospitato il Congresso 2023).

F.T.

Formazione