Cert.O: verso gli 800 centri ottici certificati

È il risultato che il network intende raggiungere entro la fine di quest’anno. Nel primo semestre 2023 focus su formazione, rapporto con la classe medica e comunicazione che verranno ulteriormente consolidati dal prossimo autunno

Entro il 2023 saranno 145 i centri ottici certificati Cert.O: la rete conterà così circa 800 punti vendita che hanno ottenuto la qualificazione rilasciata da CSI-IMQ. Un team di auditor si muove sul territorio nazionale per svolgere l’attività non soltanto di avviamento al progetto, ma anche di verifica del mantenimento dei requisiti richiesti. «In questi primi sei mesi abbiamo visitato i punti vendita già certificati - spiega a b2eyes TODAY Paolo Fonelli, amministratore unico di Cert.O - Ciò dimostra quanto sia serio il rilascio di tale riconoscimento». Il team preposto all’attività è composto da 12 auditor interni a Cert.O e autorizzati da CSI-IMQ dopo un corso di formazione apposito. «Abbiamo quindi affiancato i funzionari dell’ente con l’obiettivo di procedere alla verifica di una quota di store certificati nel 2022 per la visita annuale», precisa il manager.

Sono tre i requisiti normativo-legali, ossia relativi a dispositivi medici, sicurezza e privacy, presi in considerazione da Cert.O, insieme ad altre procedure qualitative, che riguardano la formazione, la quale prevede un numero di ore di aggiornamento, e la strumentazione presente nel punto vendita, da verificare regolarmente, sino alla gestione del consumatore, ad esempio nel post vendita, e alla conformità dei prodotti. «Infine la comunicazione al cliente del centro ottico deve godere della massima trasparenza nella presentazione dell’offerta e dei prezzi», dice al nostro quotidiano Pierina Moribondo, segretaria generale di Cert.O.

Le visite nei punti vendita, sia in fase di ottenimento della qualificazione sia post, non devono essere considerate dei controlli. «Si tratta invece di un’occasione di confronto con i professionisti della visione - precisa Fonelli - Indichiamo quali sono gli aspetti sui quali concentrarsi per ottenere la certificazione: diamo consigli e chiariamo alcuni punti soprattutto su sicurezza e privacy. La visita è quindi un momento importante non solo per diffondere il messaggio di Cert.O, ma anche per gli ottici stessi, per arricchire la propria comunicazione». Una volta avviato il progetto, la singola insegna si impegna ad apportare le modifiche necessarie alla propria attività in vista di un’ulteriore verifica.

Per quanto riguarda la formazione, Cert.O richiede l’aggiornamento con un minimo di ore annuali. «I professionisti della visione possono seguire i nostri corsi online - dice ancora Fonelli - Quest’anno abbiamo approfondito il rapporto con la classe medica con un programma dedicato. Nei primi sei mesi dell’anno si è svolto su due direttrici. La prima con un webinar rivolto ai centri ottici certificati, tenuto da Antonio Genovesi, suddiviso in quattro appuntamenti ai quali hanno partecipato mediamente 310 persone, ottenendo un ottimo riscontro: recentemente abbiamo rilanciato la loro registrazione, per coloro che non fossero riusciti a seguirli. Ci siamo inoltre focalizzati sulla comunicazione con gli oculisti della loro zona, alcuni centri ottici sono andati oltre e hanno realizzato brochure di presentazione personalizzata del negozio, uno script per fissare un appuntamento con l’oftalmologo e leaflet da lasciare nella sala d’attesa del medico. La seconda direttrice ha previsto l’invio di circa settemila mail agli oculisti italiani per fa conoscere il nostro progetto, reso noto anche attraverso un video ad hoc e la partecipazione al Congresso Siso di maggio».

Per il secondo semestre sono in programma ulteriori attività alle quali Cert.O sta lavorando e che saranno il frutto di una survey attualmente in atto per conoscere la valutazione degli ottici sui corsi fatti e i desiderata per i prossimi, che riprenderanno in autunno. «Infine, abbiamo rinnovato la comunicazione verso i punti vendita con contenuti che racchiudiamo nella campagna “Io sono Cert.O” e con immagini che parlano di qualità e servizi offerti dal punto vendita - conclude Moribondo - I centri ottici possono scattare una foto che rappresenti la loro realtà: potremo così realizzare una campagna consumer personalizzata sia in formato tradizionale sia digitale» (nella foto, la carta dei valori di Cert.O).

F.T.

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