Caso Schlein: perché l’armocromia è una cosa seria

L’intervista rilasciata nei giorni scorsi a Vogue dalla nuova segretaria del Pd, che ha confessato di affidarsi a un’armocromista per le scelte in fatto di abbigliamento, ha scatenato una serie di discussioni e polemiche, con il risultato, in molti casi, di ironizzare su una teoria che ha invece una propria dignità e precisi codici professionali, anche nell’ottica

«Gli ottici italiani sanno bene di cosa stiamo parlando, perché il tema è presente già da molto tempo: sono stata la prima in Italia ad aver introdotto l’armocromia nel settore, agli inizi del decennio scorso, dopo una specializzazione negli Stati Uniti, ma senza l’arrivo della pandemia e dei video tutorial su TikTok, la teoria dei colori non avrebbe attecchito nel nostro paese - spiega a b2eyes TODAY Angelica Pagnelli, consulente d’immagine - Armocromia significa armonia delle tonalità nella comunicazione non verbale ed è una tecnica con cui abbinare le cromie giuste, fredde, calde, intense o light, a seconda della tonalità di pelle, occhi e capelli». Pagnelli ricorda, inoltre, che si tratta di una teoria nata già negli anni 30 del secolo scorso, adottata da esperti costumisti per valorizzare personaggi del cinema con il passaggio dal bianco e nero al colore. Ma è negli anni 60 e 70 che si afferma, soprattutto con il libro Colour me beautiful di Carole Jackson, e da allora viene riconosciuta come un fenomeno utile anche per i politici.

«Il colore è una cosa seria, ma per avere uno stile vincente e per consigliare gli occhiali in ottica i professionisti della visione non dovrebbero limitarsi a puntare sulla moda del momento, bensì sviluppare percorsi di individualità con cui regalare unicità ai propri clienti: da sole le tonalità non bastano, bisogna tenere in considerazione la personalità, le caratteristiche estetiche, le occasioni d’uso e i messaggi di comunicazione non verbale per suggerire le scelte migliori - aggiunge la consulente d’immagine - I trend sono fenomeni sociali fugaci e, se non vogliamo che si trasformino in un boomerang quando saranno passati, converrà concentrarsi su competenza e buon senso: il richiamo all’equilibrio risulta perciò doveroso, visto che numerosi ottici ritengono sufficiente leggere un libro o acquistare online un kit dedicato per professarsi esperti della materia e contrapporsi al competitor locale in un confronto sterile. Qui in Italia tutto è accessibile a tutti, mentre in America, ad esempio, non si possono comprare materiali di armocromia se non si investe in corsi costosissimi di colour analysis».

(red.)

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